Il Generale Gentili è stato confermato, dal Congresso di Stato, al comando della Gendarmeria dopo un anno di prova. La delibera è del 1° dicembre ma oggi ha scatenato le critiche del capogruppo di Ap Mario Venturini.
Il Generale Alessandro Gentili, trascorso il periodo di prova di un anno dall'assunzione dell'incarico, è stato confermato alla guida della Gendarmeria per altri quattro anni fino al novembre 2018. La relativa delibera è stata adottata dal Congresso di Stato in una delle scorse sedute come ci ha riferito il Segretario di Stato gli Affari Esteri Pasquale Valentini. La notizia, trapelata solo oggi, ha colto di sorpresa il capogruppo di Alleanza Popolare, Mario Venturini. “Secondo noi – ci ha detto - la riconferma di Gentili deve passare in Consiglio Grande e Generale. Non può essere un atto del Congresso di Stato. Il fatto che il Congresso non abbia portato la rafferma in Consiglio è grave anche perchè in maggioranza non ne abbiamo parlato”. Dichiarazioni, quelle di Venturini, che evidenziano una chiara divergenza di vedute, tra esponenti di partiti alleati di governo, impegnati – proprio in questa fase - in una delicata verifica.
“La procedura seguita per la conferma di Gentili – precisa il Segretario di Stato Valentini - è stata quella prevista dalle norme. Quando abbiamo adottato quella delibera erano presenti tutti i membri del Congresso e non c'è stata alcuna obiezione”.
Controreplica di Venturini: “Se sulla procedura di conferma in passato abbiamo sbagliato non vedo perchè si debba ripetere l'errore”. Valentini risponde che per cambiare la procedura bisogna cambiare la legge e se lo si vuol fare è disponibile a discuterne.
Luca Salvatori
Il Generale Alessandro Gentili, trascorso il periodo di prova di un anno dall'assunzione dell'incarico, è stato confermato alla guida della Gendarmeria per altri quattro anni fino al novembre 2018. La relativa delibera è stata adottata dal Congresso di Stato in una delle scorse sedute come ci ha riferito il Segretario di Stato gli Affari Esteri Pasquale Valentini. La notizia, trapelata solo oggi, ha colto di sorpresa il capogruppo di Alleanza Popolare, Mario Venturini. “Secondo noi – ci ha detto - la riconferma di Gentili deve passare in Consiglio Grande e Generale. Non può essere un atto del Congresso di Stato. Il fatto che il Congresso non abbia portato la rafferma in Consiglio è grave anche perchè in maggioranza non ne abbiamo parlato”. Dichiarazioni, quelle di Venturini, che evidenziano una chiara divergenza di vedute, tra esponenti di partiti alleati di governo, impegnati – proprio in questa fase - in una delicata verifica.
“La procedura seguita per la conferma di Gentili – precisa il Segretario di Stato Valentini - è stata quella prevista dalle norme. Quando abbiamo adottato quella delibera erano presenti tutti i membri del Congresso e non c'è stata alcuna obiezione”.
Controreplica di Venturini: “Se sulla procedura di conferma in passato abbiamo sbagliato non vedo perchè si debba ripetere l'errore”. Valentini risponde che per cambiare la procedura bisogna cambiare la legge e se lo si vuol fare è disponibile a discuterne.
Luca Salvatori
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