Hanno giurato secondo la formula di rito, chi sui Vangeli, chi sul proprio onore. Per tutti l’impegno ad espletare il proprio incarico. Oggi si sono riuniti attorno al tavolo del congresso di Stato per la prima seduta del Governo straordinario. Un esecutivo il cui percorso è già fortemente segnato dagli impegni assunti dalle tre forze della coalizione nel corso dei lunghi negoziati. Pochi punti precisi nel campo delle riforme istituzionali, interventi di carattere economico, politiche sociali. Per ognuno di queste, fissati i tempi entro i quali portarle a compimento. L’ultimo atto di questo esecutivo sarà la riforma del sistema pensionistico, nel maggio 2005, prima del voto, con una scadenza anticipata rispetto a quella naturale del 2006. Lunedì mattina, nella seduta di insediamento, il Congresso di Stato procederà all’assegnazione delle deleghe e competenze, anche se in via ufficiosa già si conoscono le singole destinazioni. Unico cambiamento, rispetto alle informazioni circolate inizialmente, la delega alla giustizia: assegnata alla segreteria di stato al Turismo, Sport e Lavoro – titolare Pardie Andreoli – quasi sicuramente sarà messa in carico alla segreteria agli Affari Esteri, dunque a Fabio Berardi. Per il resto dovrebbero essere confermate le notizie non ufficiali: agli Affari Interni Loris Francini, alla Finanze e Bilancio Pier Marino Mularoni, alla Pubblica Istruzione, Cultura e Informazione Rosa Zafferani, all’Industria, Commercio e Telecomunicazioni Claudio Felici, al Territorio, Ambiente e Agricoltura Gian Carlo Venturini, alla Sanità e Sicurezza Sociale Massimo Rossini.
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