E’ un partita infinita, quella dei giochi a San Marino: la posta in palio è grande e gli schieramenti opposti si stanno fronteggiando sia in territorio che oltreconfine. Le recenti dichiarazioni del prestigioso giurista Antonio Baldassarre – rilasciate in settimana al corriere della sera – pesano come un macigno perché smentiscono quanto attestato dallo stesso Baldassarre in un “parere”datato 5 gennaio 2006. Il documento – in estrema sintesi – definisce il keno e il bingo esercitati a san marino, come giochi della sorte e non gioco d’azzardo. Sullo stesso tasto batte anche l’onorevole Gian Luca Galletti dell’Udc che ha presentato una specifica interpellanza al ministero degli esteri D’alema e al ministro dell’Economia Padoa Schioppa. Il Segretario Di Stato alle finanze Stefano Macina esprime stupore anche perché le stesse macchinette sono in funzione da anni. Il parere, del pofersor Baldassarre, come è ben visibile nel frontespizio, è “pro-veritate”. Ora l’ex presidente della Corte Costituzionale dichiara che invece quel parere era pro-parte. Non solo. Siccome le macchine del keno che si gioca a San Marino, in italia vengono considerate illegali, per Baldassarre si viola la convenzione bilaterale del 1953. La convenzione con l’italia asserisce Macina non viene assolutamente violata. Perché, proprio ora, tutto questo polverone? Il segretario di Stato all’industria TiTo Masi è certo che la regia della campagna mediatica anti-sammarinese sia all’interno del territorio sammarinese e definisce falsi moralizzatori coloro i quali oggi gridano allo scandalo.
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