“Ci deve essere rispetto reciproco tra le parti che competono per conquistare la maggioranza nelle elezioni”, dice il presidente della Repubblica invitando tutti ad abbassare i toni dello scontro che, con le amministrative alle porte, diventa ancor più rovente. Insomma, quella che Napolitano chiede il giorno dopo l'ennesimo attacco di Berlusconi alla magistratura è un'Italia “più serena, meno lacerata, meno divisa dalla lotta politica”. Un’Italia che sia rispettata in campo internazionale “per quello che sa dare”. L’opposizione plaude a Napolitano: “Non riesco a immaginare in questo momento la saldezza del nostro Paese senza questo presidente della Repubblica”, commenta il segretario del Pd Bersani. E l’appello del Capo dello Stato raccoglie il plauso di Lupi del Pdl. Ma la tensione resta alta. Berlusconi, che punta a più poteri per il presidente del Consiglio a scapito di quelli del Quirinale, vien duramente criticato dall'opposizione: Cesa dell'Udc lo invita sarcasticamente ad andare a Zelig, mentre secondo Bersani “nessuno ha mai avuto più potere di lui”. E il confronto elettorale a Milano è scosso dallo scontro tra Moratti e Pisapia: il sindaco uscente ha ricordato allo sfidante di essere stato condannato per il furto di un’auto; lui ha replicato parlando di accuse vergognose e annunciandole una querela per diffamazione.
Da Roma Francesco Bongarrà
Da Roma Francesco Bongarrà
Riproduzione riservata ©