E’ scontro sulla riforma della legge elettorale e in particolare sull’ordine del giorno presentato dai 4 gruppi di opposizione, Alleanza Popolare, Nuovo Partito Socialista, Sinistra Unita e Popolari. I vertici del PSD, Segretario e Presidente, avevano rivolto un esplicito invito a ritirare il documento, considerandolo superato rispetto alla presentazione della legge in prima lettura. Invito ritenuto poco corretto dal capogruppo, Tito Masi, che si è interrogato sulla volontà reale di portare a compimento la riforma e chiesto chiarezza al PDS. Replica risentita di Giuseppe Morganti che definisce una provocazione la presentazione dell’ordine del giorno, si chiede se quella che chiama un’offensiva nasconda un preciso obiettivo e lamenta strumentalizzazioni che ogni volta – dichiara – segnano i passaggi cruciali. Più pacata ma non meno dura Patrizia Busignani che annuncia l’astensione del gruppo sull’ordine del giorno: “votarlo – dichiara - non farebbe avanzare di un solo millimetro il percorso di riforma ma introdurrebbe elementi di rigidità all’approvazione di una legge già presentata”. Contraria si dichiara la Democrazia Cristiana, che nel dibattito aveva espresso la propria opinione sulla riforma. “Non abbiamo posizioni di contrasto o di veto – ha affermato il Capogruppo, Claudio Podeschi - diamo tempo alla politica e all’opinione pubblica di ragionare e dare un contributo”. Più esplicito il Segretario, Pier Marino Menicucci, che ha ribadito la difesa convinta del sistema proporzionale, condiviso il principio di affermare la stabilità impedendo alla maggioranza di cambiare in itinere, così come altri aspetti sui quali la DC conviene. “Abbiamo sinceramente dubbi – spiega – sulla opportunità che sia una legge a determinare la presenza di donne in Consiglio, è invece un problema di sensibilità. Perplessità il leader democristiano le ha espresse su doppio turno e premio di stabilità, manifestando scetticismo Menicucci sul documento delle 4 forze di opposizione, dal punto di vista politico. Su questo tema - conclude - c’è la necessità di svolgere una seria ponderazione”. Alla fine il voto con il quale l’assemblea ha respinto l’ordine del giorno di AP, Nuovo Partito Socialista, Sinistra Unita e Popolari. 12 i voti a favore, 31 i contrari, 10 gli astenuti.
Serenità ritrovata invece sul tema della giustizia. Dopo gli scontri di ieri, a seguito anche dell’ordine del giorno del Gruppo Federativo, è il nuovo testo elaborato dal segretario alla Giustizia, Fabio Berardi, a mettere tutti d’accordo. Incaricato di predisporre un nuovo ordine del giorno il guardasigilli ha smorzato i toni, pur senza mancare di esprimere preoccupazione per il clima e il rischio di perdita di prestigio e autorevolezza della magistratura. Invitate Commissione Giustizia e Consiglio Giudizio ad approfondire gli elementi emersi nel dibattito, rinnovata alla magistratura la sollecitazione a fare chiarezza nel minor tempo possibile. 44 i voti a favore, 4 contrari e 4 astenuti.
Infine l’approvazione della nuova legge sulla Protezione Civile, con la quale si istituiscono Coordinamento e del Capo del Servizio Protezione Civile. 'Uno strumento legislativo – ha spiegato il Segretario di Stato Giovanni Lonfernini – che pone le basi per ulteriori provvedimenti legislativi che dovranno stabilire parametri di sicurezza, in conformità anche alla legislazione dell’Unione Europea'. 39 i voti favorevoli, 11 contrari, 3 gli astenuti
Serenità ritrovata invece sul tema della giustizia. Dopo gli scontri di ieri, a seguito anche dell’ordine del giorno del Gruppo Federativo, è il nuovo testo elaborato dal segretario alla Giustizia, Fabio Berardi, a mettere tutti d’accordo. Incaricato di predisporre un nuovo ordine del giorno il guardasigilli ha smorzato i toni, pur senza mancare di esprimere preoccupazione per il clima e il rischio di perdita di prestigio e autorevolezza della magistratura. Invitate Commissione Giustizia e Consiglio Giudizio ad approfondire gli elementi emersi nel dibattito, rinnovata alla magistratura la sollecitazione a fare chiarezza nel minor tempo possibile. 44 i voti a favore, 4 contrari e 4 astenuti.
Infine l’approvazione della nuova legge sulla Protezione Civile, con la quale si istituiscono Coordinamento e del Capo del Servizio Protezione Civile. 'Uno strumento legislativo – ha spiegato il Segretario di Stato Giovanni Lonfernini – che pone le basi per ulteriori provvedimenti legislativi che dovranno stabilire parametri di sicurezza, in conformità anche alla legislazione dell’Unione Europea'. 39 i voti favorevoli, 11 contrari, 3 gli astenuti
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