Nulla più di un comunicato stampa esce dalla sede del Psd, dopo la riunione della segreteria e del gruppo consiliare. Esprime apprezzamento per l’azione svolta in consiglio dai propri consiglieri nel dibattito sulla giustizia. Per i Socialisti e Democratici una questione chiusa con l’approvazione a larga maggioranza dell’ordine del giorno della maggioranza, mentre e’ stato ribadito il fermo no all’ordine del giorno Bollini – Sansovini: 'inaccettabile nei contenuti e nella forma' per il partito, che intende invece 'intraprendere un ragionamento costruttivo per tutelare l’autonomia della Magistratura e ristabilire un clima di collaborazione e serenità all’interno del tribunale'. Lo scontro dunque per il Psd si deve spostare negli organismi preposti: consiglio giudiziario e commissione giustizia. Nessun accenno alle dichiarazioni uscite dalla direzione Dc e nessuna replica al segretario Menicucci. “Rigettiamo il concetto di componenti al nostro interno – replica Mauro Chiaruzzi - la nostra azione di governo e’ conseguente alle decisioni prese all’unanimità dopo un ampio dibattito. Ci vogliamo caratterizzare con il fare non il parlare”. Affrontato un altro dei nodi del contendere con l’alleato di governo: la riforma della legge elettorale. Per i Socialisti e Democratici fa parte integrante del programma del governo straordinario, di qui la decisione della segreteria di avviare una nuova iniziativa di confronto con tutti i partiti la prossima settimana per definire le effettive convergenze esistenti e se vi siano le condizioni politiche per l’approvazione. “Una riforma che si farà solo con la più ampia condivisione' – ribadiscono dalla sede di Murata. E intanto hanno dato mandato al gruppo consiliare di adoperarsi affinché l’ultima sessione consiliare utile prima del termine della legislatura possa essere occasione per approvare i provvedimenti rimasti e completare l’intero programma di governo. E a proposito di governo, il Psd esprime soddisfazione anche per il lavoro svolto, che ha consentito condizioni di stabilità e governabilità, finalizzata alla realizzazione di riforme di grande valore.
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