Questa mattina si è aperta la Conferenza intergovernativa – organizzata in ambito ONU – per l'adozione del Global Compact sulle migrazioni. Atteso, nel pomeriggio, l'intervento in plenaria di Nicola Renzi. Missione – quella del Segretario di Stato agli Esteri – che, è stato detto, “si inscrive nel solco delle linee di indirizzo assunte dal Consiglio Grande e Generale durante la legislatura, e sarà oggetto di riferimento nella competente Commissione Consigliare”. 164 Paesi, oggi, hanno aderito per acclamazione al Patto. Ma non mancano defezioni importanti, come quella dell'Italia: che ha deciso di sottoporre il patto all'esame del Parlamento, seguendo l'esempio della Svizzera. Assenti, tra gli altri – al vertice –, anche Stati Uniti, Israele, Australia, Croazia, Austria, Bulgaria ed i Paesi di Visegrad al completo. Il Global Compact ha inoltre provocato una crisi in Belgio. Il primo partito della coalizione - l'Alleanza fiamminga di destra -, ha ritirato i suoi ministri dal governo, in contrasto con la decisione del premier Charles Michel di recarsi in Marocco per sottoscrivere l'intesa. Il documento è stato negoziato per oltre 18 mesi e parla di immigrazione “disciplinata, sicura, regolare e responsabile”, fissando 23 obiettivi da centrare. Si stima che siano 258 milioni i migranti in tutto il Mondo, pari al 3,4% della popolazione totale.
Riproduzione riservata ©