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Il governo Monti deve fare i conti con i paletti del Pd sulla riforma del mercato del lavoro

22 feb 2012
Il governo Monti deve fare i conti con i paletti del Pd sulla riforma del mercato del lavoro
Il governo Monti deve fare i conti con i paletti del Pd sulla riforma del mercato del lavoro
Il Pdl sosterrà lealmente Monti, ma a condizione che il presidente del Consiglio tiri dritto sulla strada delle riforme. E, soprattutto, non faccia passi indietro sulla riforma del mercato del lavoro. E’ il senso delle posizioni che, in quasi tre ore di incontro a Palazzo Chigi, Silvio Berlusconi ha espresso al professore. In un faccia a faccia che Angelino Alfano definisce “costruttivo”, nel corso del quale sarebbe stato fatto il punto sull’agenda parlamentare ed internazionale del governo, a Monti Berlusconi ha chiarito che non gli volterà le spalle, facendogli anche balenare la prospettiva di un eventuale sostegno del Pdl anche dopo il 2013.
Ma il premier, che domani vedrà a Roma il primo ministro spagnolo Rajoy, deve fare i conti con i paletti di Bersani. Il Pd, puntualizza il segretario dei democratici che però sul tema sono divisi, non voterebbe in Parlamento una riforma del mercato del lavoro su cui non ci sia l’accordo delle parti sociali. Una condizione difficile, visto che la Cgil non intende mollare sull’art. 18. E Schifani invita ad “attuare tutti gli sforzi per evitare la rottura della pace sociale”. Anche se, per il presidente del Senato, “il governo che ha la responsabilità della vita del Paese dovrà decidere, e lo farà nell’interesse dell’Italia”. E mentre proseguono gli sforzi diplomatici per liberare i due marò italiani detenuti in India, sabato per Berlusconi arriva la sentenza sul caso Mills. La Corte d’appello di Milano ha respinto l’istanza di ricusazione dell’ex premier, scatenando la dura reazione del Pdl che, con i suoi vertici, parla di “sentenza già scritta” ai danni del Cavaliere.

Da Roma Francesco Bongarrà

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