Mario Monti preannuncia “misure poco gradevoli” per raddrizzare l’economia, e dopo il via libera del Senato fa il bis alla Camera incassando a Montecitorio la fiducia più ampia mai conseguita da un governo nella storia della Repubblica italiana. Nessuno, oggi, è in condizione di dire di no alla cura di cavallo annunciata da Monti, che oggi ha incontrato il Papa e lascia intendere alla politica di voler governare con la sua squadra fino alla fine della legislatura.
Cominciando da subito quella che il professore ha definito “una corsa”: per lunedì è già convocato un consiglio dei ministri in cui, spiega il ministro Fornero, si prenderanno i primi provvedimenti. E mentre martedì è in agenda il primo impegno internazionale per il nuovo premier, che a Bruxelles vedrà Barroso e Van Rompuy, giovedì Monti sarà con Sarkozy e Merkel, in quello che si annuncia come il primo di una lunga serie di incontri a tre, al capezzale dell'Eurozona ammalata.
Ma l’attenzione resta puntata sul fronte interno, per ora caratterizzato dalla più larga delle convergenze tra le forze politiche tranne la Lega, che sul futuro del governo tecnico vede nero. "Prima o poi la gente si incazzerà e Monti sarà cacciato", dice il Senatur prima di votare con tutto il Carroccio contro l’Esecutivo.
Disco verde fino a fine legislatura oggi arriva da Berlusconi. Il Cavaliere giudica “buono” l’inizio del nuovo governo, ma avverte di sentirsi già in campagna elettorale. E auspicando un “clima politico più pacato”, dopo il voto alla Camera il nuovo presidente del Consiglio annuncia di aspirare ad un ampio consenso per le sue misure che, avverte, colpiranno chi non ha già pagato.
Da Roma Francesco Bongarrà
Cominciando da subito quella che il professore ha definito “una corsa”: per lunedì è già convocato un consiglio dei ministri in cui, spiega il ministro Fornero, si prenderanno i primi provvedimenti. E mentre martedì è in agenda il primo impegno internazionale per il nuovo premier, che a Bruxelles vedrà Barroso e Van Rompuy, giovedì Monti sarà con Sarkozy e Merkel, in quello che si annuncia come il primo di una lunga serie di incontri a tre, al capezzale dell'Eurozona ammalata.
Ma l’attenzione resta puntata sul fronte interno, per ora caratterizzato dalla più larga delle convergenze tra le forze politiche tranne la Lega, che sul futuro del governo tecnico vede nero. "Prima o poi la gente si incazzerà e Monti sarà cacciato", dice il Senatur prima di votare con tutto il Carroccio contro l’Esecutivo.
Disco verde fino a fine legislatura oggi arriva da Berlusconi. Il Cavaliere giudica “buono” l’inizio del nuovo governo, ma avverte di sentirsi già in campagna elettorale. E auspicando un “clima politico più pacato”, dopo il voto alla Camera il nuovo presidente del Consiglio annuncia di aspirare ad un ampio consenso per le sue misure che, avverte, colpiranno chi non ha già pagato.
Da Roma Francesco Bongarrà
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