Il decreto dignità vince il primo round, dopo il sì della Camera arriverà lunedì in Senato. Intanto il governo potenzia l'Agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia.
Il decreto Dignità approvato con 312 voti favorevoli, 190 contrari e 1 astenuto. Il testo ora passa al Senato, l'approvazione definitiva potrebbe già avvenire, in tempi record, entro martedì. “Abbiamo vinto il primo round e senza la fiducia”, è stato il commento del vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio, intervenuto anche per controbattere al ministro della Famiglia Fontana, che vorrebbe abrogare la legge Mancino sul razzismo, a suo dire trasformata “in una sponda normativa usata da chi ammanta di antifascismo il suo razzismo anti-italiano”. “La legge resta dov'è”, gli hanno replicato sia Di Maio sia il presidente Conte, mentre l'Anpi chiede le dimissioni del ministro. L'ultimo Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell'Interno Matteo Salvini che lo aveva anticipato a Milano Marittima, ha poi approvato il regolamento sull'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Lo armonizza alle leggi di modifica del codice antimafia e, in pratica, potenzia la struttura dell'Agenzia, incrementando la pianta organica che passa da 30 a 200 unità. La nuova struttura consentirà una migliore e più efficace gestione del patrimonio di beni confiscati alla mafia.
Francesca Biliotti
Il decreto Dignità approvato con 312 voti favorevoli, 190 contrari e 1 astenuto. Il testo ora passa al Senato, l'approvazione definitiva potrebbe già avvenire, in tempi record, entro martedì. “Abbiamo vinto il primo round e senza la fiducia”, è stato il commento del vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio, intervenuto anche per controbattere al ministro della Famiglia Fontana, che vorrebbe abrogare la legge Mancino sul razzismo, a suo dire trasformata “in una sponda normativa usata da chi ammanta di antifascismo il suo razzismo anti-italiano”. “La legge resta dov'è”, gli hanno replicato sia Di Maio sia il presidente Conte, mentre l'Anpi chiede le dimissioni del ministro. L'ultimo Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell'Interno Matteo Salvini che lo aveva anticipato a Milano Marittima, ha poi approvato il regolamento sull'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Lo armonizza alle leggi di modifica del codice antimafia e, in pratica, potenzia la struttura dell'Agenzia, incrementando la pianta organica che passa da 30 a 200 unità. La nuova struttura consentirà una migliore e più efficace gestione del patrimonio di beni confiscati alla mafia.
Francesca Biliotti
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