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Governo e sindacati a confronto sulle pensioni

22 giu 2005
Governo e sindacati a confronto sulle pensioni
Un timido passo in avanti sulla strada della nuova riforma pensionistica. Lo situazione di stallo che fra le parti si era manifestata sembra destinata a sbloccarsi, soprattutto per la dichiarata disponibilità del Segretario Rossini di portare all’esame del parlamento non più una legge quadro, ma un provvedimento a tutti gli effetti esecutivo. Di qui la rinnovata apertura dei sindacati, che pur senza abbandonarsi a toni entusiastici, rilevano la positività della nuova situazione. “Il Governo – dichiara Giovanni Ghiotti – sembra disposto a trattare e questo è positivo, anche se – aggiunge il Segretario della CSdL – continua a ragionare con il bilancino e l’incubo dei conti. Un intervento di questa portata – conclude Ghiotti non deve essere solo sostenibile economicamente ma anche socialmente compatibile”. “Parzialmente soddisfatto anche Marco Beccari, che però no nsi sbottona più di tanto. “Rilevo – dichiara il Segretario della CDLS – un diverso atteggiamento dell’esecutivo, ma sui contenuti è ancora presto per dare giudizi. Certo – aggiunge – ci sono sacrifici da fare per il futuro, vogliamo capire quali e in quale misura. Beccari è cauto e sulla questione pensioni dichiara la volontà di sentire i lavoratori, di consultarli prima di prendere decisioni in merito, e ipotizza anche l’eventuale ricorso ad un referendum “certo – spiega – non istituzionale, ma che ci consenta di capire che cosa ne pensano i diretti interessati”. Su alcuni aspetti – rilevano le organizzazioni dei lavoratori – si registrano già convergenze, su altri si può ragionare, altri ancora restano distanti.
Adesso le parti si sono prese 48 ore per procedere ad una integrazione del documento e poi, giovedì pomeriggio, un nuovo incontro per procedere ad una nuova stesura della legge e verificare, punto per punto, la possibilità di trovare le intese necessarie.

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