Come c'era da attendersi l'opposizione - alla prima seduta consigliare utile dopo i fatti di Via Giacomini dello scorso primo aprile - ha portato in aula la vicenda. In tutti gli interventi dei consiglieri di Libera e Repubblica Futura severe critiche alle figure istituzionali che vi hanno partecipato, senza poi scusarsi, ad eccezione dei consiglieri di Rete Arcangeloni e Spagni Reffi che invece lo hanno fatto. Un 'j'accuse' che è stato cristallizzato in un ordine del giorno (letto da Guerrino Zanotti di Libera ) con cui si censura il comportamento di tutti i partecipanti istituzionali presenti all'evento, si esprime sentita solidarietà a tutti i cittadini che hanno sofferto e continuano a soffrire per la pandemia e si esprime inoltre massima riconoscenza agli operatori sanitari per il lavoro incessante e il comportamento irreprensibile che stanno dimostrando da oltre un anno.
Negli interventi di gran parte dei consiglieri di maggioranza c'è stato il riconoscimento del passo falso di Via Giacomini – “chi è senza peccato scagli la prima pietra” ha detto Manuel Ciavatta del Pdcs - ma anche l'invito a valutare l'operato del governo dall'inizio della legislatura e quindi, l'ottimo andamento della campagna vaccinale con il progressivo abbassamento dei contagi, il piazzamento del Bond, l'apertura a giugno di “The Market”, la pace in tribunale.
La conferma del rating da parte di Fitch – ha commentato il Segretario di Stato alle Finanze Gatti – “non è una sconfitta anche se mi sarei aspettato di più”. Tornando ai fatti di Via Giacomini, per Domani Motus Liberi “sono di natura personale” dunque non bisogna generalizzare a tutta la classe politica e la credibilità si riconquista con le riforme che devono essere attuate.
Un appello alle riforme condiviso, per altro, anche da altri esponenti di maggioranza oltre a tutta l'opposizione che le auspica da tempo chiedendo al Governo di passare dalle dichiarazioni ai fatti.
Presentati in mattinata anche altri ordini del giorno, oltre a quello su “Via Giacomini”. Zonzini e Spagni Reffi, di Rete, chiedono al Congresso e alla Segreteria Esteri di attivarsi per contrastare l'uso della tortura, con particolare riferimento al caso di Patrick George Zaki, detenuto in Egitto dal 7 febbraio; Maria Katia Savoretti di RF propone l'adesione delle scuole sammarinesi al network Unesco; sempre per RF Fernando Bindi ha chiesto la sospensione di ogni decisione sul trasferimento della classe prima della scuola elementare di San Marino Città a Murata e la predisposizione di una relazione dettagliata sull'andamento demografico in Repubblica con gli impatti sul sistema educativo.