Alle 19:33 il Consiglio ha preso atto delle irrevocabili dimissioni del consigliere Matteo Fiorini. Verrà sostituito da Mattia Ronchi che ha giurato subito dopo. È l'epilogo di una seduta consigliare pomeridiana, tutta dedicata alle dimissioni di Fiorini.
Nei numerosi interventi, molti, anche tra gli avversari politici – in particolare dai banchi del Pdcs – hanno auspicato che Matteo Fiorini, rivedesse la sua decisione, anche in funzione della sua riconosciuta “levatura” politica. Dal gruppo di Rete si è ipotizzato, invece, che la scelta del consigliere di Repubblica Futura, sia stata strumentale, per unire le componenti di maggioranza contro il nemico, ovvero lo stesso movimento Rete e Roberto Ciavatta, protagonista dell'episodio del 7 giugno in Ufficio di Presidenza che ha portato Fiorini alla presentazione delle dimissioni. Anche dal Psd, si è ipotizzato che la decisione di Fiorini sia stata strumentale. Un pò tutta l'opposizione invece ha sottolineato come Ciavatta - col suo comportamento scaduto nel turpiloquio, in ufficio di Presidenza, di fronte ai Capitani Reggenti - abbia sbagliato, ma è stato ricordato che ha chiesto scusa e in altri episodi, in cui sono stati altri, in maggioranza, ad utilizzare toni sbagliati, non è mai successo quello che è accaduto questa volta.
Da parte dei consiglieri di Adesso.sm, l'invito a Fiorini affinché revochi le dimissioni mentre è unanime la censura a Ciavatta. Avrebbe dovuto scusarsi – è stato detto – senza addurre giustificazioni, come lo stress eccessivo o il contesto politico di quelle ore. Chi non è in grado di reggere tali pressioni e di controllarsi è adatto – hanno chiesto 'provocatoriamente' alcuni membri di maggioranza – a ricoprire ruoli di Governo?
Il Consigliere Fiorini, prima del voto sulle sue dimissioni, è intervenuto in replica precisando che le novità che, nella lettera di dimissioni, si aspettava, non si sono concretizzate. Fiorini chiedeva, in sintesi, una chiara e netta presa di distanza anche da parte di tutte le opposizioni, rispetto al gesto di Ciavatta. Una pagina buia che – ha detto Fiorini - non ha scusanti. In quel momento – ha commentato Fiorini - ha prevalso l'opportunità politica.
Prima della chiusura della seduta pomeridiana il Segretario di Stato Guerrino Zanotti ha comunicato all'aula che il Collegio Garante ha espresso parere positivo circa il recepimento del dettato referendario, nel progetto di legge preparato dal Governo che quindi verrà inserito all'ordine del giorno dell'attuale sessione consigliare.