La bandiera di San Marino sventola dal torrino del Quirinale, accanto al tricolore italiano, mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceve i Capitani Reggenti Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini: è il momento più solenne della visita ufficiale, coi corazzieri schierati nel picchetto d'onore e l'esecuzione degli inni ufficiali. Non accadeva da quasi 20 anni: era il 2002, e al Quirinale sedeva Carlo Azeglio Ciampi che ricevette i Capi di Stato Alberto Cecchetti e Gino Giovagnoli. Nella Sala del Bronzino attende il resto della delegazione, i Segretari di Stato Luca Beccari, Marco Gatti e Roberto Ciavatta, l'Ambasciatrice di San Marino in Italia Daniela Rotondaro, il capo del cerimoniale Silvia Berti, l'Ambasciatrice presso la Santa Sede Maria Alessandra Albertini e la direttrice degli affari politici Federica Bigi.
Per parte italiana, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Vincenzo Amendola. “Tenevo molto a questo incontro con i Capitani Reggenti”, ha detto il presidente Mattarella, al quale sono stati riferiti i tanti temi affrontati nei vertici bilaterali coi vari ministeri, e che avranno ora un rinnovato impulso, grazie anche al protocollo firmato ieri alla Farnesina col ministro Di Maio che darà sistematicità agli incontri, anche a livello tecnico. Si è parlato degli elementi storici che uniscono i due Paesi, come i frontalieri, ma anche di cambiamenti climatici, sicurezza, migrazioni, e di pandemia. “Per ogni problema – sono state le parole del presidente a conclusione del lungo incontro – è possibile trovare una soluzione di reciproca soddisfazione. La pandemia – ha aggiunto – ha dimostrato che si ha bisogno della collaborazione di tutti”.