Si parte da qui: dai 6.150 frontalieri che ogni giorno si spostano dal territorio emiliano-romagnolo sul Titano, 5.000 solo dalla Provincia di Rimini. “San Marino, opportunità di lavoro per i cittadini italiani – dice Lonfernini – pur mantenendo quell'equilibrio che ci permette di tutelare la nostra comunità”. E dall'Assessore Colla viene il positivo riconoscimento di una parità di trattamento dei livelli occupazionali fra lavoratori frontalieri e interni. Ma si guarda oltre.
Due territori contigui, due economie per vocazione integrate: “Non possiamo pensare di tutelare i frontalieri o i residenti – dice Lonfernini a RTV - se non integriamo le rispettive realtà economiche. Dobbiamo rappresentare una opportunità reciproca, sviluppando nuovi insedimenti, mettendoli in sinergia. Credo – osserva - ci sia oggi una volontà ritrovata che ci consente di guardare serenamente al futuro sotto il profilo occupazionale”.
Dall'assessore Colla la disponibilità a lavorare insieme per riprogettare lo sviluppo, per esempio guardando alle filiere andate in sofferenza, come il turismo, per il quale si pensa ad un “pacchetto di investimenti che coinvolga anche San Marino”. E una volontà concreta a breve termine: un tavolo permanente sulle politiche per il lavoro frontaliero. Tavolo politico e tecnico, di programmazione per una ripresa economica congiunta nel post-Covid, piattaforma per condividere azioni industriali e commerciali, compresa la formazione e la riqualificazione dei lavoratori.