Il Governo sta lavorando a due decreti: uno su mobilità e aperture, l'altro su aspetti economici. Entrambi sono attesi nelle prossime ore. Come noto, in Italia la fase 2 - che interesserà 4 milioni e mezzo di lavoratori - scatterà lunedì. A San Marino il giorno successivo. Ci sarà reciprocità con l'Emilia Romagna: spariranno i varchi da e verso la Repubblica e il controllo delle forze dell'ordine sarà dinamico su strada. Si potrà uscire dal confine solo per motivi di lavoro, necessità, salute, visita a parenti e congiunti o per recarsi alla seconda casa senza permanenza notturna. Per la passeggiata a Rimini – insomma - si dovrà ancora attendere.
Fronte riaperture, varrà per molti ma non per tutti. Sì a commercio e libere professioni sempre nel rispetto dei presidi, mentre a bar, caffetterie e ristoranti sarà consentito solo il servizio di asporto. La fase due sarà limitata: in base all'andamento dei contagi il Governo deciderà su ulteriori aperture. In Italia occorre attendere giugno per i servizi alla persona “ma la nostra realtà – spiega il Segretario al Lavoro - è provinciale, non metropolitana. Qui non ci sono resse”. Possibile, quindi, che sul Titano possa essere anticipata.
Il secondo decreto riguarda invece ammortizzatori sociali, contribuzione delle pensioni e lavoro a distanza nella pa. “Stiamo cercando un equilibrio – anticipa Teodoro Lonfernini - fra tutela del lavoratore e sopravvivenza delle imprese, sgravandole di costi diretti oggi non sostenibili”. Verrà applicata la logica dell'abbassamento delle aliquote allungando la durata degli ammortizzatori. Potranno accedervi anche quei disoccupati che non li hanno maturati. Per tutelare la manodopera sammarinese, le aziende che avranno ridotto il personale causa Covid non potranno assumere frontalieri con chiamata diretta ma solo residenti in Cassa Integrazione. Temi – questi - oggetto di confronto con categorie e sindacati. Infine, è previsto un contributo di solidarietà sulle pensioni: per quelle sopra i 1.500 euro ci sarà una trattenuta intorno al 10/15% nel primo mese, a scalare fino a luglio o agosto. Cifra che finirà nel fondo straordinario, a disposizione di chi ha bisogno.