Un incontro interlocutorio. Così viene definito il nuovo colloquio fra le delegazioni tecniche dei due paesi, riunite oggi a Roma per affondare il tema della collaborazione finanziaria e il percorso adottato da San Marino sulla strada della trasparenza. L’obiettivo è quello di restare fuori dalla nuova black list italiana. Per questo il Governo ha elaborato il cosiddetto “pacchetto trasparenza” e il Consiglio Grande e Generale si appresta a vararlo. Un lavoro apprezzato al tavolo del colloquio misto, esaminato nei dettagli e condiviso dalla parte italiana, ma restano alcune questioni da approfondire. Il riferimento è in particolare alla questione dello scambio automatico di informazioni, che il ministro Tremonti ha già detto di voler perseguire. Da parte sammarinese si conferma la disponibilità ad adeguarsi agli standard internazionali, e quindi di accettare le disposizioni contenute nell’articolo 26 del modello OCSE, e su questo ci si intende muovere. In pratica è un sì allo scambio di informazioni a richiesta, come prevede l’OCSE, ma non allo scambio automatico sul quale Tremonti sembra insistere. Insomma la trattativa non è ancora conclusa. L’Italia ha annunciato l’invio di un documento che dovrà costituire la base per la trattativa politica e non più tecnica. Il segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni, ne ha parlato con i capigruppo delle forze di maggioranza e di opposizione, rendendoli edotti dell’esito dei colloqui. Commenti positivi dagli esponenti del Patto, più scettici i rappresentanti delle minoranze.
Nel video le interviste a esponenti di maggioranza e opposizione.
Sergio Barducci
Nel video le interviste a esponenti di maggioranza e opposizione.
Sergio Barducci
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