"La Reggenza è vivamente lieta ed onorata di accogliere il messaggio che Sua Eccellenza Adriano Bernardini, Nunzio Apostolico, Decano del Corpo Diplomatico e Consolare accreditato in Repubblica, ha inteso indirizzarle, interpretando il sentimento degli alti Rappresentanti in questa Sala convenuti.
Un sentimento di unità e di condivisione dinnanzi alla imponente tragedia umanitaria della migrazione di massa di uomini, donne e bambini che si riversano nei Paesi del nostro continente, rifuggendo situazioni di guerre e violenza inaudite. La Reggenza si unisce al messaggio di solidarietà, accoglienza e soccorso necessario e incomprimibile.
Grazie, Eccellenza, per aver auspicato un rinnovato semestre di pace e di serenità per il Popolo sammarinese, nel rispetto massimo delle sue più alte Istituzioni, che all’avvio di questa giornata solenne, sentono forti il monito e la partecipazione.
Un particolare saluto e l’augurio di un fervido mandato va dunque a tutti i Rappresentanti Diplomatici e Consolari, anche di più recente accredito, che oggi, attraverso la partecipazione alla Cerimonia di Insediamento, richiamano e confermano il rapporto proficuo di amicizia, lealtà e collaborazione esistente tra la Repubblica di San Marino, gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
Con sincera soddisfazione per il rinnovato slancio impresso alla plurisecolare collaborazione italo-sammarinese, la Reggenza accoglie con viva cordialità Sua Eccellenza l’Ambasciatore d’Italia, e Le esprime gratitudine per aver accompagnato attivamente i passaggi del più recente percorso, al cui interno è da ascriversi altresì il completamento del quadro degli accordi bilaterali rimasti in sospeso e che sono alla base della storica e fraterna cooperazione tra i due Stati.
Una cooperazione che auspichiamo possa proseguire e sostanziarsi appieno in tempi celeri, attraverso la completa realizzazione degli obiettivi stabiliti, a livello bilaterale, europeo ed internazionale.
La Reggenza è altrettanto lieta e onorata per la presenza a San Marino del graditissimo Ospite, e dà il benvenuto in questa Sala al Presidente del Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione, Marin Mr?ela, che oggi rivestirà l’alto incarico di Oratore Ufficiale della Cerimonia di Insediamento.
San Marino è membro attivo del GRECO dal 2010 ed è fortemente impegnato ad adeguare la propria legislazione e le prassi interne agli standard internazionali nelle materie in cui il fenomeno della corruzione si irradia e si estende, e dunque nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo internazionale, nello scambio di informazioni fiscali e nella trasparenza del sistema economico-finanziario.
L’aver oggi a San Marino la massima espressione internazionale su scala europea nel contrasto incisivo al fenomeno corruttivo, rafforza un’ulteriore riflessione sul significato che assume, anche per la nostra realtà statuale, l’essere in prima linea in una sfida che investe tutti i paesi del mondo.
Per la Repubblica - e la Reggenza ne è assolutamente convinta - si tratta di sostenere pienamente, e di adoperarsi fattivamente, affinché vengano implementate e applicate le misure più efficaci per prevenire e contrastare un fenomeno sociale distorsivo, eticamente inaccettabile, dannoso per le stesse fondamenta dello stato di diritto; un fenomeno che - cosa ancor più pericolosa -, mina la stessa democrazia, la fiducia dei cittadini nelle proprie Istituzioni, mina la stessa esistenza dello Stato e lo scuote dalle sue fondamenta.
La Repubblica di San Marino si è schierata da tempo dalla parte di coloro che rivendicano il corretto funzionamento dello Stato e che chiedono integrità, onestà e rigore per il buon governo della vita pubblica.
La Reggenza si farà garante delle Istituzioni e del rispetto delle stesse; rispetto che passa anche attraverso l'assoluta onorabilità delle persone che le rivestono.
Al contempo, la Reggenza si farà garante dell'assoluto equilibrio dei poteri dello Stato, consapevole che solo attraverso una armonica loro collaborazione può ottenersi un sano governo della cosa Pubblica.
In questo spirito, e nelle sue più alte funzioni di garante dell'equilibrio dei poteri dello Stato, la Reggenza è oggi particolarmente vicina all'impegno degli organi del potere giudiziario che, in questo momento, sono chiamati ad un lavoro imponente, per il quale ribadisce con convinzione il pieno sostegno delle Istituzioni, nell'assoluta certezza del primato del diritto.
La ringraziamo, Signor Presidente, per la testimonianza che è venuta a trasferirci sul Titano, certi che le Istituzioni e il Popolo sammarinesi vorranno continuare a camminare insieme al Suo Organismo.
Ci affacciamo al nuovo semestre avvertendo pienamente l’alta responsabilità istituzionale che ci è stata democraticamente affidata, profondamente e sinceramente convinti delle potenzialità di questo Paese, del ruolo che è chiamato a rivestire in Europa, degli ideali che sono parte integrante della sua stessa identità e della missione di pace, di cui è strenuo sostenitore in tutti i fora internazionali.
San Marino da lungo tempo ha varcato i confini del suo esiguo perimetro territoriale ed è ora chiamato ad affrontare le sfide di una sempre maggior integrazione nella comunità degli Stati.
Guardando all’Europa, il pensiero, oggi, non può che indirizzarsi alla triste emergenza immigratoria, grave e dolorosa, dall'affrontare la quale nessuno Stato può esimersi.
La Repubblica non può permettersi indugi nella storica capacità di intervento e di soccorso, che da sempre caratterizza la sua azione di solidarietà e di accoglienza; sono nell’ancor viva memoria due fenomeni caratteristici del secolo scorso: quello delle emigrazioni dei sammarinesi e quello dell'immigrazione, pur temporanea, nei confini sammarinesi, di tante famiglie limitrofe, generosamente accolte sul Titano per trovare riparo dalle sciagure del II conflitto mondiale. Fenomeni, questi, che inducono ad ampie e non banali riflessioni.
Riguardo alla tragedia umanitaria delle migrazioni di massa, dunque, la Reggenza recepisce con soddisfazione le misure recentemente stabilite al riguardo dall’aula parlamentare; misure che stanno impegnando il Governo nella ricerca di risposte rapide di sostegno concreto e sostenibile per la nostra realtà.
La Reggenza si augura e si adopererà a che realistiche risposte siano indirizzate, in via prioritaria, verso la fascia più vulnerabile, rappresentata dai minori che, in misura sempre più crescente, arrivano soli od orfani sul continente europeo. La Reggenza si augura altresì che misure quali l'accoglienza temporanea nelle famiglie sammarinesi e l'adozione a distanza dei minori, siano prese in seria considerazione dal Popolo sammarinese, sempre pronto e generoso, e siano agevolate e incentivate dalle stesse Istituzioni.
Errerebbe chi non volesse intendere quanto i fenomeni migratori non siano solo storia, ma facciano specialmente storia, nell'essere determinati e nel determinare serie infinite di fatti. Tra essi: guerre, ripercussioni economiche, sociali e culturali.
La Reggenza, anche per quest'ultimo aspetto, stigmatizza gli orribili crimini commessi, or è poco, contro gli inestimabili patrimoni artistici ed archeologici nell'area mediorientale. Fatti che hanno scosso le coscienze dell'umanità intera, determinando sentimenti di sgomento e di profonda indignazione, per una barbarie che, nell'abbattere i simboli stessi di una differente civiltà, ha colpito l'uomo, nella sua stessa natura di testimone e protagonista dei tempi.
Tempi scossi da una violenza inaudita, da orrori perpetrati nei confronti di bambini avviati alla nefanda pratica dei bambini-soldato, donne svilite e violate, uomini incolpevoli resi meri oggetti della barbarie dell'azione terroristica del DAESH, contro il quale la Reggenza esprime la più ferma condanna di tutto il Popolo Sammarinese, riaffermando pienamente il valore della integrità dei diritti dell'uomo e della sua dignità.
La Reggenza esorta tutti i propri cittadini ad adoperarsi con spirito di solidarietà umana, per quanto per ciascuno possibile, aderendo alle molteplici ed encomiabili iniziative del mondo dell'associazionismo e del volontariato, per affrontare la terribile catastrofe umanitaria in atto.
Siamo certi che anche in questo grave momento il Popolo Sammarinese non resterà sordo a tale appello e sarà pronto ad aiutare, secondo quanto è richiesto da umanità e diritto.
La Reggenza rimarca la necessità incomprimibile di porre sempre e comunque al vertice di ogni scelta politica la piena tutela dei diritti umani, nella loro esclusiva accezione di diritti fondamentali, inviolabili, universali e pilastri della stessa esistenza umana, di cui è, e sarà sempre, convinta sostenitrice.
In materia di diritti umani auspichiamo e ci auguriamo di poter salutare in questo semestre la ratifica della Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, più nota come Convenzione di Istanbul.
La ratifica parlamentare di questo importante atto, già sottoscritto dal nostro Stato, sarà un passo importante che incoraggerà altresì il successivo percorso di introduzione di ulteriori misure specifiche per prevenire e punire una sempre più allarmante violazione di diritti fondamentali.
Nel volgere nuovamente lo sguardo all’Europa, la Reggenza saluta con favore la sempre più stretta relazione che intercorre tra la Repubblica di San Marino e l’Unione Europea;
con l’avvio ufficiale del negoziato, che auspichiamo condurrà ad un accordo di associazione tra il gruppo dei 28 Paesi membri e San Marino, Monaco e Andorra, definendo un rapporto più proficuo e profittevole per la comunità europea e i micro-Stati membri; un rapporto che aprirà una nuova pagina di relazioni e di opportunità di sviluppo per la nostra economia e per i nostri giovani.
Ai giovani va il primo accorato pensiero della Reggenza, e a loro desideriamo assicurare che sarà nostra cura proteggere e favorire le loro legittime aspirazioni e la loro speranza di prospettive future certe, in una fase in cui, ancora, permangono vive forme di inquietudine e di sconforto, determinate dagli effetti di una crisi non solo economica, prolungata e non ancora definitivamente superata.
Ai giovani, e a quanti non più giovani che vivono tuttora nell’incertezza della disoccupazione e portano sulle spalle carichi familiari pesanti, la Reggenza rivolge, con una piena partecipazione a livello istituzionale e personale, la sua forte e concreta vicinanza, affinché vengano messi in campo tutti gli interventi che consentano di garantire loro una vita dignitosa, diritti e servizi sociali fondamentali e piena dignità umana.
L’auspicio è che al consolidamento finanziario si accompagnino, al più presto, gli effetti positivi della robusta iniziativa di crescita e sviluppo della nostra economia.
Ci conforta, infatti, la constatazione di un percorso avviato, che deve necessariamente proseguire, cui va riconosciuto il merito di aver promosso un'azione di riequilibrio del Bilancio dello Stato e di risanamento delle finanze pubbliche attraverso una oculata gestione delle spese.
Allo stesso tempo, riteniamo doveroso richiamare l’opportunità di indirizzare l’azione politica verso l’affermazione di una finanza etica e non speculativa, al servizio dei cittadini e delle imprese.
Una politica, dunque, che non sia succube della finanza, dei mercati e dell’economia, ma una buona politica, pienamente capace di governarli.
Con profonda ammirazione volgiamo la nostra considerazione verso le tante imprese virtuose e i tanti lavoratori che, sopportando le ben note frizioni all’espansione della produttività e la contrazione dei redditi, con coraggio, perseveranza e sacrifici hanno resistito e resistono, anche continuando a innovare e a competere sui mercati internazionali.
A questi imprenditori tenaci e fieri, uniti alle competenze e al valore dei tanti lavoratori di cui disponiamo, sia nel settore pubblico che privato, volgiamo altresì l'attenzione, affinché insieme possano contribuire all'effettivo rilancio dell'economia del Paese, con effetti positivi dentro e fuori dai nostri confini.
Il processo di internazionalizzazione, attualmente in crescita positiva, dovrà necessariamente accompagnarsi ad un cambiamento culturale, che sappia comprendere le ragioni di un’apertura proficua, tesa a superare autoreferenzialità e chiusure.
In quest'ambito, l'istruzione e tutte le istituzioni educative meritano un'attenzione particolare nel formare le nuove generazioni alla cultura del rispetto ed alla piena partecipazione alle istituzioni, alla vita politica del Paese nel senso più alto del termine.
Proprio la Scuola può e deve essere il luogo privilegiato di formazione di una consapevolezza delle nostre tradizioni, del confronto con l'altro, del rispetto della dignità dell'uomo e delle sue opere; il propulsore, in definitiva, di una milizia civile che sappia formare al vero, al bene ed al bello.
Illustri Ospiti e Autorità,
il ruolo che la Repubblica di San Marino svolge e le posizioni che assume presso le sedi multilaterali, richiamano chiaramente e senza indugio la vocazione alla pace e l'assoluta contrarietà verso ogni forma di prevaricazione e di aggressione violenta nei confronti dei popoli, delle Nazioni e della stessa esistenza umana, troppo spesso calpestata dall'odio, dall'intolleranza e dalla follia.
La Reggenza ricorda la storica posizione di neutralità attiva della Repubblica, che sempre ha contraddistinto la sua azione politico-diplomatica, sia in tempi di guerra che in tempi di pace.
Con imparzialità ed equilibrio e nel supremo interesse dei nostri concittadini, siano essi residenti, siano essi orgogliosamente presenti in tutto il mondo, ci accingiamo a ricoprire un mandato che esprime il valore più alto delle nostre istituzioni democratiche e della nostra dignità sovrana.
Riteniamo per questo, di dover richiamare la preminente prerogativa di una statualità al servizio del Popolo per recuperare il pieno senso di appartenenza e di partecipazione dei cittadini alla vita della nostra antica Repubblica, nell'auspicio - forte e convinto - che il nostro faro di libertà e civiltà possa irradiare sempre le nostre Istituzioni e il nostro Popolo ed essere di esempio.
Che Dio benedica la libera terra di San Marino. Che il nostro Santo Fondatore illumini sempre e protegga tutto il Suo Popolo".
Un sentimento di unità e di condivisione dinnanzi alla imponente tragedia umanitaria della migrazione di massa di uomini, donne e bambini che si riversano nei Paesi del nostro continente, rifuggendo situazioni di guerre e violenza inaudite. La Reggenza si unisce al messaggio di solidarietà, accoglienza e soccorso necessario e incomprimibile.
Grazie, Eccellenza, per aver auspicato un rinnovato semestre di pace e di serenità per il Popolo sammarinese, nel rispetto massimo delle sue più alte Istituzioni, che all’avvio di questa giornata solenne, sentono forti il monito e la partecipazione.
Un particolare saluto e l’augurio di un fervido mandato va dunque a tutti i Rappresentanti Diplomatici e Consolari, anche di più recente accredito, che oggi, attraverso la partecipazione alla Cerimonia di Insediamento, richiamano e confermano il rapporto proficuo di amicizia, lealtà e collaborazione esistente tra la Repubblica di San Marino, gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
Con sincera soddisfazione per il rinnovato slancio impresso alla plurisecolare collaborazione italo-sammarinese, la Reggenza accoglie con viva cordialità Sua Eccellenza l’Ambasciatore d’Italia, e Le esprime gratitudine per aver accompagnato attivamente i passaggi del più recente percorso, al cui interno è da ascriversi altresì il completamento del quadro degli accordi bilaterali rimasti in sospeso e che sono alla base della storica e fraterna cooperazione tra i due Stati.
Una cooperazione che auspichiamo possa proseguire e sostanziarsi appieno in tempi celeri, attraverso la completa realizzazione degli obiettivi stabiliti, a livello bilaterale, europeo ed internazionale.
La Reggenza è altrettanto lieta e onorata per la presenza a San Marino del graditissimo Ospite, e dà il benvenuto in questa Sala al Presidente del Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione, Marin Mr?ela, che oggi rivestirà l’alto incarico di Oratore Ufficiale della Cerimonia di Insediamento.
San Marino è membro attivo del GRECO dal 2010 ed è fortemente impegnato ad adeguare la propria legislazione e le prassi interne agli standard internazionali nelle materie in cui il fenomeno della corruzione si irradia e si estende, e dunque nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo internazionale, nello scambio di informazioni fiscali e nella trasparenza del sistema economico-finanziario.
L’aver oggi a San Marino la massima espressione internazionale su scala europea nel contrasto incisivo al fenomeno corruttivo, rafforza un’ulteriore riflessione sul significato che assume, anche per la nostra realtà statuale, l’essere in prima linea in una sfida che investe tutti i paesi del mondo.
Per la Repubblica - e la Reggenza ne è assolutamente convinta - si tratta di sostenere pienamente, e di adoperarsi fattivamente, affinché vengano implementate e applicate le misure più efficaci per prevenire e contrastare un fenomeno sociale distorsivo, eticamente inaccettabile, dannoso per le stesse fondamenta dello stato di diritto; un fenomeno che - cosa ancor più pericolosa -, mina la stessa democrazia, la fiducia dei cittadini nelle proprie Istituzioni, mina la stessa esistenza dello Stato e lo scuote dalle sue fondamenta.
La Repubblica di San Marino si è schierata da tempo dalla parte di coloro che rivendicano il corretto funzionamento dello Stato e che chiedono integrità, onestà e rigore per il buon governo della vita pubblica.
La Reggenza si farà garante delle Istituzioni e del rispetto delle stesse; rispetto che passa anche attraverso l'assoluta onorabilità delle persone che le rivestono.
Al contempo, la Reggenza si farà garante dell'assoluto equilibrio dei poteri dello Stato, consapevole che solo attraverso una armonica loro collaborazione può ottenersi un sano governo della cosa Pubblica.
In questo spirito, e nelle sue più alte funzioni di garante dell'equilibrio dei poteri dello Stato, la Reggenza è oggi particolarmente vicina all'impegno degli organi del potere giudiziario che, in questo momento, sono chiamati ad un lavoro imponente, per il quale ribadisce con convinzione il pieno sostegno delle Istituzioni, nell'assoluta certezza del primato del diritto.
La ringraziamo, Signor Presidente, per la testimonianza che è venuta a trasferirci sul Titano, certi che le Istituzioni e il Popolo sammarinesi vorranno continuare a camminare insieme al Suo Organismo.
Ci affacciamo al nuovo semestre avvertendo pienamente l’alta responsabilità istituzionale che ci è stata democraticamente affidata, profondamente e sinceramente convinti delle potenzialità di questo Paese, del ruolo che è chiamato a rivestire in Europa, degli ideali che sono parte integrante della sua stessa identità e della missione di pace, di cui è strenuo sostenitore in tutti i fora internazionali.
San Marino da lungo tempo ha varcato i confini del suo esiguo perimetro territoriale ed è ora chiamato ad affrontare le sfide di una sempre maggior integrazione nella comunità degli Stati.
Guardando all’Europa, il pensiero, oggi, non può che indirizzarsi alla triste emergenza immigratoria, grave e dolorosa, dall'affrontare la quale nessuno Stato può esimersi.
La Repubblica non può permettersi indugi nella storica capacità di intervento e di soccorso, che da sempre caratterizza la sua azione di solidarietà e di accoglienza; sono nell’ancor viva memoria due fenomeni caratteristici del secolo scorso: quello delle emigrazioni dei sammarinesi e quello dell'immigrazione, pur temporanea, nei confini sammarinesi, di tante famiglie limitrofe, generosamente accolte sul Titano per trovare riparo dalle sciagure del II conflitto mondiale. Fenomeni, questi, che inducono ad ampie e non banali riflessioni.
Riguardo alla tragedia umanitaria delle migrazioni di massa, dunque, la Reggenza recepisce con soddisfazione le misure recentemente stabilite al riguardo dall’aula parlamentare; misure che stanno impegnando il Governo nella ricerca di risposte rapide di sostegno concreto e sostenibile per la nostra realtà.
La Reggenza si augura e si adopererà a che realistiche risposte siano indirizzate, in via prioritaria, verso la fascia più vulnerabile, rappresentata dai minori che, in misura sempre più crescente, arrivano soli od orfani sul continente europeo. La Reggenza si augura altresì che misure quali l'accoglienza temporanea nelle famiglie sammarinesi e l'adozione a distanza dei minori, siano prese in seria considerazione dal Popolo sammarinese, sempre pronto e generoso, e siano agevolate e incentivate dalle stesse Istituzioni.
Errerebbe chi non volesse intendere quanto i fenomeni migratori non siano solo storia, ma facciano specialmente storia, nell'essere determinati e nel determinare serie infinite di fatti. Tra essi: guerre, ripercussioni economiche, sociali e culturali.
La Reggenza, anche per quest'ultimo aspetto, stigmatizza gli orribili crimini commessi, or è poco, contro gli inestimabili patrimoni artistici ed archeologici nell'area mediorientale. Fatti che hanno scosso le coscienze dell'umanità intera, determinando sentimenti di sgomento e di profonda indignazione, per una barbarie che, nell'abbattere i simboli stessi di una differente civiltà, ha colpito l'uomo, nella sua stessa natura di testimone e protagonista dei tempi.
Tempi scossi da una violenza inaudita, da orrori perpetrati nei confronti di bambini avviati alla nefanda pratica dei bambini-soldato, donne svilite e violate, uomini incolpevoli resi meri oggetti della barbarie dell'azione terroristica del DAESH, contro il quale la Reggenza esprime la più ferma condanna di tutto il Popolo Sammarinese, riaffermando pienamente il valore della integrità dei diritti dell'uomo e della sua dignità.
La Reggenza esorta tutti i propri cittadini ad adoperarsi con spirito di solidarietà umana, per quanto per ciascuno possibile, aderendo alle molteplici ed encomiabili iniziative del mondo dell'associazionismo e del volontariato, per affrontare la terribile catastrofe umanitaria in atto.
Siamo certi che anche in questo grave momento il Popolo Sammarinese non resterà sordo a tale appello e sarà pronto ad aiutare, secondo quanto è richiesto da umanità e diritto.
La Reggenza rimarca la necessità incomprimibile di porre sempre e comunque al vertice di ogni scelta politica la piena tutela dei diritti umani, nella loro esclusiva accezione di diritti fondamentali, inviolabili, universali e pilastri della stessa esistenza umana, di cui è, e sarà sempre, convinta sostenitrice.
In materia di diritti umani auspichiamo e ci auguriamo di poter salutare in questo semestre la ratifica della Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, più nota come Convenzione di Istanbul.
La ratifica parlamentare di questo importante atto, già sottoscritto dal nostro Stato, sarà un passo importante che incoraggerà altresì il successivo percorso di introduzione di ulteriori misure specifiche per prevenire e punire una sempre più allarmante violazione di diritti fondamentali.
Nel volgere nuovamente lo sguardo all’Europa, la Reggenza saluta con favore la sempre più stretta relazione che intercorre tra la Repubblica di San Marino e l’Unione Europea;
con l’avvio ufficiale del negoziato, che auspichiamo condurrà ad un accordo di associazione tra il gruppo dei 28 Paesi membri e San Marino, Monaco e Andorra, definendo un rapporto più proficuo e profittevole per la comunità europea e i micro-Stati membri; un rapporto che aprirà una nuova pagina di relazioni e di opportunità di sviluppo per la nostra economia e per i nostri giovani.
Ai giovani va il primo accorato pensiero della Reggenza, e a loro desideriamo assicurare che sarà nostra cura proteggere e favorire le loro legittime aspirazioni e la loro speranza di prospettive future certe, in una fase in cui, ancora, permangono vive forme di inquietudine e di sconforto, determinate dagli effetti di una crisi non solo economica, prolungata e non ancora definitivamente superata.
Ai giovani, e a quanti non più giovani che vivono tuttora nell’incertezza della disoccupazione e portano sulle spalle carichi familiari pesanti, la Reggenza rivolge, con una piena partecipazione a livello istituzionale e personale, la sua forte e concreta vicinanza, affinché vengano messi in campo tutti gli interventi che consentano di garantire loro una vita dignitosa, diritti e servizi sociali fondamentali e piena dignità umana.
L’auspicio è che al consolidamento finanziario si accompagnino, al più presto, gli effetti positivi della robusta iniziativa di crescita e sviluppo della nostra economia.
Ci conforta, infatti, la constatazione di un percorso avviato, che deve necessariamente proseguire, cui va riconosciuto il merito di aver promosso un'azione di riequilibrio del Bilancio dello Stato e di risanamento delle finanze pubbliche attraverso una oculata gestione delle spese.
Allo stesso tempo, riteniamo doveroso richiamare l’opportunità di indirizzare l’azione politica verso l’affermazione di una finanza etica e non speculativa, al servizio dei cittadini e delle imprese.
Una politica, dunque, che non sia succube della finanza, dei mercati e dell’economia, ma una buona politica, pienamente capace di governarli.
Con profonda ammirazione volgiamo la nostra considerazione verso le tante imprese virtuose e i tanti lavoratori che, sopportando le ben note frizioni all’espansione della produttività e la contrazione dei redditi, con coraggio, perseveranza e sacrifici hanno resistito e resistono, anche continuando a innovare e a competere sui mercati internazionali.
A questi imprenditori tenaci e fieri, uniti alle competenze e al valore dei tanti lavoratori di cui disponiamo, sia nel settore pubblico che privato, volgiamo altresì l'attenzione, affinché insieme possano contribuire all'effettivo rilancio dell'economia del Paese, con effetti positivi dentro e fuori dai nostri confini.
Il processo di internazionalizzazione, attualmente in crescita positiva, dovrà necessariamente accompagnarsi ad un cambiamento culturale, che sappia comprendere le ragioni di un’apertura proficua, tesa a superare autoreferenzialità e chiusure.
In quest'ambito, l'istruzione e tutte le istituzioni educative meritano un'attenzione particolare nel formare le nuove generazioni alla cultura del rispetto ed alla piena partecipazione alle istituzioni, alla vita politica del Paese nel senso più alto del termine.
Proprio la Scuola può e deve essere il luogo privilegiato di formazione di una consapevolezza delle nostre tradizioni, del confronto con l'altro, del rispetto della dignità dell'uomo e delle sue opere; il propulsore, in definitiva, di una milizia civile che sappia formare al vero, al bene ed al bello.
Illustri Ospiti e Autorità,
il ruolo che la Repubblica di San Marino svolge e le posizioni che assume presso le sedi multilaterali, richiamano chiaramente e senza indugio la vocazione alla pace e l'assoluta contrarietà verso ogni forma di prevaricazione e di aggressione violenta nei confronti dei popoli, delle Nazioni e della stessa esistenza umana, troppo spesso calpestata dall'odio, dall'intolleranza e dalla follia.
La Reggenza ricorda la storica posizione di neutralità attiva della Repubblica, che sempre ha contraddistinto la sua azione politico-diplomatica, sia in tempi di guerra che in tempi di pace.
Con imparzialità ed equilibrio e nel supremo interesse dei nostri concittadini, siano essi residenti, siano essi orgogliosamente presenti in tutto il mondo, ci accingiamo a ricoprire un mandato che esprime il valore più alto delle nostre istituzioni democratiche e della nostra dignità sovrana.
Riteniamo per questo, di dover richiamare la preminente prerogativa di una statualità al servizio del Popolo per recuperare il pieno senso di appartenenza e di partecipazione dei cittadini alla vita della nostra antica Repubblica, nell'auspicio - forte e convinto - che il nostro faro di libertà e civiltà possa irradiare sempre le nostre Istituzioni e il nostro Popolo ed essere di esempio.
Che Dio benedica la libera terra di San Marino. Che il nostro Santo Fondatore illumini sempre e protegga tutto il Suo Popolo".
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