La Segreteria di Stato per gli affari esteri desidera intervenire per precisare alcune affermazioni contenute nel comunicato stampa del Comitato Referendario del No per l’adesione all’Europa, emesso all’indomani dell’incontro avvenuto in data 30 aprile fra lo stesso Comitato e il Segretario di Stato Pasquale Valentini.
In particolare ci si riferisce alle valutazioni relative all’esito del Referendum dello scorso mese di ottobre che, come sottolineato dallo stesso Responsabile della politica estera sammarinese, non è andato ad inficiare il percorso già indicato dalla Commissione europea fin dal 2012. Il Referendum, si ribadisce ancora una volta, non deve dunque essere letto come un’interferenza, né come un ostacolo nell’iter già avviato verso una migliore e maggiore integrazione nel contesto europeo; iter sul quale la Commissione, nel novembre 2013, si è espressa favorevolmente, approvando il testo del “Rapporto sulle relazioni dell’UE con San Marino, Andorra e Monaco circa le possibili opzioni per una loro partecipazione al mercato interno”, cui ha fatto seguito, nel dicembre 2013, il documento conclusivo del Consiglio dell’UE, prerogativa per l’avvio del negoziato che dovrà portare a uno o più accordi di associazione.
Pertanto, in attesa del mandato definitivo, ogni occasione di confronto con le forze politiche, economiche e sociali sarà utile affinché nel percorso già segnato ogni passo possa essere condiviso.
In particolare ci si riferisce alle valutazioni relative all’esito del Referendum dello scorso mese di ottobre che, come sottolineato dallo stesso Responsabile della politica estera sammarinese, non è andato ad inficiare il percorso già indicato dalla Commissione europea fin dal 2012. Il Referendum, si ribadisce ancora una volta, non deve dunque essere letto come un’interferenza, né come un ostacolo nell’iter già avviato verso una migliore e maggiore integrazione nel contesto europeo; iter sul quale la Commissione, nel novembre 2013, si è espressa favorevolmente, approvando il testo del “Rapporto sulle relazioni dell’UE con San Marino, Andorra e Monaco circa le possibili opzioni per una loro partecipazione al mercato interno”, cui ha fatto seguito, nel dicembre 2013, il documento conclusivo del Consiglio dell’UE, prerogativa per l’avvio del negoziato che dovrà portare a uno o più accordi di associazione.
Pertanto, in attesa del mandato definitivo, ogni occasione di confronto con le forze politiche, economiche e sociali sarà utile affinché nel percorso già segnato ogni passo possa essere condiviso.
Riproduzione riservata ©