Il governo sveli il progetto Tadao Ando, con tante di cifre e tempi. Lo chiede attraverso una dettagliata interpellanza depositata ieri, il movimento Rete, dopo avere pubblicato nei giorni scorsi sul profilo Facebook la delibera del 4 giugno scorso, non on line sul sito della segreteria di Stato per gli Affari interni, che "prevede la disdetta dei contratti di locazione di alcune attività commerciali in via Eugippo" in quanto "parte integrante del progetto di realizzazione del polo museale". Il progetto va avanti dunque, ma nel mistero secondo il movimento.
"Negli ultimi mesi", stigmatizza l'interpellanza, le informazioni sono state infatti "sommarie e discordanti". I dati certi, oltre alla precedente delibera, sono la Legge quadro per la tutela, la gestione, la valorizzazione e la promozione del sito Unesco e il decreto delegato del maggio 2010 che "ha lo scopo di stabilire le modalità e le procedure per l''erogazione dei finanziamenti finalizzati a conservare e valorizzare gli edifici e manufatti ubicati all''interno del sito". Un po'poco per Rete che chiede cosi'' al governo di essere messo al corrente degli "accordi presi con l''architetto Tadao Ando", del suo compenso, delle "tempistiche di realizzazione e il preventivo di spesa per il progetto", dei materiali utilizzati e dell''area per il polo museale.
Non solo. Roberto Ciavatta e compagni si interessano allo studio Antao chiedendo se abbia fornito il contatto di Ando e se gli verrà commissionato, o è già stato fatto, "qualche incarico" in relazione al progetto. E gli interrogativi non sono finiti. Il movimento chiede se ci sia stata qualche variazione rispetto allo studio di fattibilità concettuale, tra l'altro in "palese contrasto" con la legge di tutela del sito Unesco, e se siano stati effettuati "studi di impatto culturale e visivo". Ma anche se in maggioranza, segretari di Stato interessati compresi, sono tutti "concordi". Le ultime domande riguardano da un lato i privati che hanno fatto richiesta dei finanziamenti è l'elenco dettagliato degli interventi di recupero; dall'altro la fine delle aree dei negozi di via Eugippo e perchè siano stati disdetti gli affitti.
Valentina Antonioli
"Negli ultimi mesi", stigmatizza l'interpellanza, le informazioni sono state infatti "sommarie e discordanti". I dati certi, oltre alla precedente delibera, sono la Legge quadro per la tutela, la gestione, la valorizzazione e la promozione del sito Unesco e il decreto delegato del maggio 2010 che "ha lo scopo di stabilire le modalità e le procedure per l''erogazione dei finanziamenti finalizzati a conservare e valorizzare gli edifici e manufatti ubicati all''interno del sito". Un po'poco per Rete che chiede cosi'' al governo di essere messo al corrente degli "accordi presi con l''architetto Tadao Ando", del suo compenso, delle "tempistiche di realizzazione e il preventivo di spesa per il progetto", dei materiali utilizzati e dell''area per il polo museale.
Non solo. Roberto Ciavatta e compagni si interessano allo studio Antao chiedendo se abbia fornito il contatto di Ando e se gli verrà commissionato, o è già stato fatto, "qualche incarico" in relazione al progetto. E gli interrogativi non sono finiti. Il movimento chiede se ci sia stata qualche variazione rispetto allo studio di fattibilità concettuale, tra l'altro in "palese contrasto" con la legge di tutela del sito Unesco, e se siano stati effettuati "studi di impatto culturale e visivo". Ma anche se in maggioranza, segretari di Stato interessati compresi, sono tutti "concordi". Le ultime domande riguardano da un lato i privati che hanno fatto richiesta dei finanziamenti è l'elenco dettagliato degli interventi di recupero; dall'altro la fine delle aree dei negozi di via Eugippo e perchè siano stati disdetti gli affitti.
Valentina Antonioli
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