E' la definizione delle responsabilità l'argine che impedisce all'Aula di arrivare a un ordine del giorno condiviso sui crediti monofase, in particolare su quei 157 milioni di euro che, con ogni probabilità, non entreranno mai nelle casse dello Stato. Bene Comune e Intesa per il Paese arrivano ad un testo condiviso, mentre Sinistra Unita, Civico 10 e Rete si astengono dal voto proprio perchè – sottolineano – non si prendono le distanze dalle responsabilità politiche che ci sono state nella costituzione dell'accumulo di debiti non pagati di monofase. Anche in Alleanza Popolare resta “una piccola grande riserva”. Avevo espresso la speranza che l'ordine del giorno finale contenesse anche delle valutazioni politiche su quanto successo in questi anni, ripete Mario Venturini. Un passo avanti c'è stato perchè il Consiglio prende atto delle lacune di sistema e le stigmatizza. Quel passaggio manca, confermano Paride Andreoli e Pier Marino Mularoni, ma diciamo si perchè non riteniamo fondamentale guardare indietro. Bisogna andare avanti e interventire sulle lacune. E queste lacune, sottolinea il capogruppo della dc, sono state spiegate nella relazione. Le proposte sono condivise sia dall'amministrazione che dalla politica, precisa Luigi Mazza, per recuperare il recuperabile ed evitare nuove situazioni di questo tipo. Anche perchè, aggiunge il capogruppo del psd Stefano Macina il testo evidenzia che le lacune sono di sistema e che il sistema ha prodotto delle distorsioni fino al 2004. L'ordine del giorno chiede al governo di portare in Consiglio una relazione ad hoc di tutti i crediti, le sofferenze e le operazioni di recupero in atto, di mettere in campo interventi per favorire la solidità patrimoniale delle imprese, promuovere la specializzazione del personale già in forze dell'ufficio Tributario, predisporre il decreto delegato per disciplinare la revoca dei rimborsi all'esportazione, riferiti agli operatori economici segnalati dagli uffici di controllo e vigilanza nei confronti dei quali ci siano precisi indizi che le operazioni poste in essere con operatori esterni vogliano eludere il pagamento di tributi. Vanno previste anche forme opzionali di garanzie reali, come la fidejussione, procedure contabili per eliminare nel bilancio finanziario dello Stato i crediti vantati dall'Erario ritenuti di dubbia e difficile esazione , va rivista l'operatività del visto merci telematico e si devono rafforzare i controlli sul territorio sui trasporti merci in particolare in entrata. Si chiede anche di predisporre un protocollo operativo che garantisca la coerenza dei dati e delle informazioni fra uffici, servizi e dipartimenti e di definire tempestivamente le procedure di concordato tuttora pendenti: circa 300 pratiche riferite a prima del 2004. Saranno ridotti i tempi di riscossione della monofase mentre il governo dovrà vigilare per fare in modo che vengano avviate le azioni di responsabilità civile e penale nei confronti degli amministratori infedeli. Tutta l'Aula dice si, invece, all'ordine del giorno che ha chiuso il dibattito sulla giustizia. Il Consiglio grande e generale chiede agli organismi competenti e al governo di dare seguito alle indicazioni contenute nelle relazioni della Commissione giustizia e della Commissione antimafia. L'Aula ritiene prioritaria la condivisione delle istituzioni di obiettivi comuni e di operazioni sinergiche per fare sistema, attivare iniziative per la cultura della legalità, dare seguito accordi con l'Italia per la collaborazione delle forze di polizia, pervenire in tempi rapidi alla risoluzione delle carenze normative indicate. Intanto alla commissione Affari giustizia il compito di avviare l'iter di reclutamento dei 3 commissari uditori.
Sonia Tura
Sonia Tura
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