Sulle intercettazioni è bufera alla Camera. Giulia Bongiorno Fli, si dimette da relatrice del testo contro l’ok del governo all'emendamento di maggioranza per rendere impubblicabili gli "ascolti" fino all'udienza che manda al macero il gossip non penalmente rilevante. Enrico Costa del Pdl è stato eletto nuovo relatore, ma con i soli voti della maggioranza. Protestano le opposizioni. Per il Pd si tratta di uno strappo grave, della dimostrazione che il centrodestra non ha intenzione alcuna di dialogare sul testo. E la maggioranza starebbe pensando di porre la fiducia. Intanto tra Berlusconi e Tremonti sembra essere ormai allo show down. I mercati reagiscono bene al declassamento del debito italiano da parte di Moody’s, anche se Bersani e Casini sostengono che “così non si arriva al 2013” e dunque “bisogna andare subito al voto”. Per il direttore del Foglio Giuliano Ferrara il Cavaliere sarebbe “furibondo” per le dichiarazioni di ieri del ministro dell’Economia. E il Pdl “isola” il ministro dell’Economia, oggi paradossalmente difeso dall’opposizione che reclama il ritorno alle urne e bersaglio di una dura offensiva da parte di ministri del calibro di Frattini, Galan e Brunetta. Tocca ad Alfano pensare al dopo: il segretario del Pdl studia una road map con gli ex finiani per un nuovo partito di moderati che coinvolga l’Udc. E domani sul decreto Sviluppo si terrà un vertice di maggioranza. Ed è ancora fumata nera per l’elezione a giudice costituzionale di Sergio Mattarella. L’ex democristiano indicato dal Pd non ha raggiunto il quorum anche perché i parlamentari dipietristi non hanno votato.
Da Roma Francesco Bongarrà
Da Roma Francesco Bongarrà
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