Oggi, 8 gennaio 2017, si vota in 30 province per il rinnovo dei consigli provinciali. Si tratta di Ancona, Ascoli Piceno, Belluno, Brescia, Como, Forlì-Cesena, Frosinone, Grosseto, La Spezia, Latina, Lecco, Livorno, Monza-Brianza, Novara, Padova, Perugia, Pesaro-Urbino, Pisa, Pistoia, Prato, Rieti, Rovigo, Salerno, Savona, Siena, Teramo, Terni, Verbano Cusio Ossola, Verona e Vicenza. In alcune province - Pescara, Chieti, Isernia, Potenza, Matera, Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce - la scadenza elettorale è stata spostata per le critiche condizioni meteo. Altre hanno già fissato l'appuntamento in date diverse: 9 gennaio (Crotone), 10 (Benevento e Piacenza), 11 (Biella, Pescara, Matera e Potenza), 12 (Isernia), 15 (Chieti, Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce, 29 (Cosenza). Altrove (in 27 enti) si è già votato tra settembre e dicembre scorsi. Nelle nuove province disegnate dalla legge Delrio è cambiata la modalità d'elezione degli organi, non più diretta ma di secondo livello. E dunque il presidente viene votato dai sindaci e dai consiglieri dei comuni della provincia, resta in carica quattro anni, e deve essere a sua volta un sindaco. È eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti 'ponderati'. In caso di parità di voti è eletto il candidato più giovane. Il Consiglio provinciale, composto da sindaci e consiglieri comunali, eletti da sindaci e consiglieri dei comuni della Provincia, resta in carica 2 anni. Il numero dei Consiglieri provinciali varia a seconda della fascia della popolazione della Provincia, da un minimo di 10 ad un massimo di 16. Le operazioni di scrutinio inizieranno alla chiusura dei seggi.
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