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L'ultimo decreto Covid accende gli animi. Preoccupazione per le scorte dei vaccini

di Monica Fabbri
14 dic 2021
L'ultimo decreto Covid accende gli animi. Preoccupazione per le scorte dei vaccini

Dopo essersi infiammata per le crisi bancarie, l'Aula si accende sulle ultime misure anti Covid. Con accordo unanime dei gruppi si era deciso di inserire all'ordine del giorno – come richiesto da Libera – il Decreto 197. Per un voto contrario, però, la richiesta non passa, lasciando interdetta la minoranza e Domani Motus Liberi. C'è rammarico: “Avevamo chiesto di anticipare l'esame del decreto – spiega Luca Boschi – per aggiustarlo e rispondere alla confusione in cui versa la popolazione”. Vaccini e Green Pass, dunque, entrano nel comma comunicazioni, con Libera che critica la decisione di chiudere la scuola, per Marica Montemaggi “più subita che dettata”. “Ogni scelta – le risponde il Segretario all'istruzione Andrea Belluzzi - è stata costruita con il gruppo emergenze”. Rivela che alcuni insegnanti gli avevano chiesto di entrare in dad già un mese fa, ma ammette di volervi ricorrere come extrema ratio, “abbiamo visto quanti danni provoca”, scegliendo di anticipare, piuttosto, le vacanze natalizie. La situazione sanitaria preoccupa tutti, ci sono difficoltà nei tracciamenti e soprattutto c'è sgomento per la scarsità delle scorte dei vaccini. Riguardo al decreto d'urgenza, “siamo in piena emergenza” - commenta Emanuele Santi, “nasce per limitare i contagi”. E invita a non fare demagogia o speculazioni politiche sulle misure di contenimento. Accorato l'intervento di Mirco Dolcini, che parla ancora una volta di un decreto Covid “non condiviso e frettoloso” e che sta creando danni ai cittadini dato che chi prenota il vaccino non ottiene risposta. “Siamo stanchi di sentirci dire che si destabilizzano maggioranza e popolazione, ci sono anche le minoranze”, rivendicando pari dignità di Domani Motus Liberi. Ora anche i bambini dai 5 agli 11 anni – aggiunge – rischiano di essere etichettati come no vax. “Quella di vaccinarli deve essere una scelta libera dei genitori, soprattutto quando viene riportata sul vaccino Pfizer la dicitura che non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza. “Si chiede di correre un rischio troppo grande, non etico – afferma - con benefici statisticamente inconsistenti affrontando rischi inesplorati”.



Nicola Renzi punta il dito contro il Governo: “I nostri concittadini devono sapere che ha deciso di adottare l'ultimo decreto Covid a tre ore dall'ufficio di Presidenza. Per questo rimarrà in vigore fino a gennaio, come scelta unilaterale dei 10 membri del Congresso, senza la ratifica in Consiglio. Nel mirino anche l'assenza di risposte a chi si prenota per la terza dose. “Avete stabilito l'obbligo del booster entro 9 mesi ma non avete i vaccini”. La scarsità di dosi è allarmante anche per Iro Belluzzi, “in un momento in cui anche i più ritrosi stanno chiedendo di avviare il percorso vaccinale”. Entrano poi nel dibattito anche le risultanze dell'Audit sull'Iss, che hanno evidenziato sperperi e storture, con accuse incrociate fra Rete e Libera. Matteo Rossi parla di grottesca diatriba sulle responsabilità, con esposti e ricerca continua del capro espiatorio, “politica che – dice – non mi appartiene”. Guarda invece alla mancanza di vaccini e ai problemi nei centri sanitari: “Mettiamo da parte le denunce e risolviamo i problemi in maniera concreta”. E se è vero che è “la peggior giornata in termine di nuovi contagi”, in merito ai vaccini Paolo Rondelli sottolinea che sono 14.000 le dosi di riserva, con prenotazioni fino al 15 gennaio. “Forse vivo da un'altra parte, è vero che è tutto migliorabile, ma sono state raccolte prenotazioni in gran numero per quella che è la nostra forza di somministrazione, e per quello che può coprire l'iss senza pregiudicare la maggior parte dei servizi”. Resta alta la preoccupazione anche sulla mobilità dopo il 31 dicembre. Giuseppe Morganti chiede al Governo di sciogliere subito il nodo: “È sufficiente quello che stiamo facendo o non ci sono risposte?”. Dubbi anche sull'eventualità che non basti il Booster ma che serva doppia dose di un vaccino approvato EMA.



In Comma Comunicazioni si parla anche della trasferta saltata a Dubai per la presenza di un positivo nella delegazione ufficiale. A sollevare la questione Federico Pedini Amati dopo le accuse di un membro di minoranza sui social. Segretari e Reggenza avevano già fissato incontri ad alto livello, “ho dovuto annullare la partenza – chiarisce - per evitare la quarantena di 14 giorni a 70 persone, come prevedono le leggi degli Emirati Arabi”. Numeri alla mano, fa i conti delle prenotazioni di alberghi e voli. C'è massima disponibilità - assicura - da parte di Dubai: ciò che era offerto è stato rinviato a nuova data. Anche i voli dei balestrieri e probabilmente anche l'alloggio. A San marino, quindi, sarà evitata doppia spesa. L'opposizione solleva però dubbi sulle ampie composizioni delle delegazioni in tempi di pandemia. Serviva – dice – maggiore moderazione.




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