Come era prevedibile, la vicenda della patente restituita ha monopolizzato i lavori del Consiglio Grande e Generale di mercoledì pomeriggio. Da subito la discussione dell’iter da seguire. Maggioranza e opposizione a colpi di interventi sul rinvio in commissione consiliare permanente dell’esame in sede referente del progetto di legge, che chiede di istituire una commissione di inchiesta. Si è discusso se seguire il normale iter in commissione permanente come chiesto dalla maggioranza, o il ritorno all’assemblea consigliare in seconda lettura, per l’opposizione. Il consigliere Bollini dei Sammarinesi per la Libertà ha poi presentato un ordine del giorno perché la commissione d’inchiesta venisse discussa in consiglio, odg respinto con 36 no e 18 si. Per cui il progetto approda in commissione. Di lì e iniziato il dibattito. Sulla richiesta di chiarezza sulla vicenda avanzata dai firmatari il progetto di legge. I consiglieri dell’opposizione Sansovini, Rossi, Morri e Casali. Sul botta e risposta a distanza tra Alleanza Popolare e Democrazia Cristiana sui comunicati stampa relativi alla vicenda, apparsi in questi giorni. E sugli attestati di solidarietà fatti all’ex comandante della polizia civile Albina Vicini, da parte dei consiglieri dell’opposizione, funzionario pubblico sacrificato nella vicenda, come sottolineato da Francesca Michelotti del PDD. La Vicini ha assistito a tutto il dibattito dal loggione della sala di Palazzo Pubblico. Mario Venturini di Ap ha chiuso il suo intervento chiedendo ai protagonisti di raccontare semplicemente la verità in Consiglio, per mettere fine a una vicenda alla base della quale c’è un episodio sciocco. Giovanni Lonfernini ha risposto per la Dc ribadendo la linea del suo partito; quella di sempre, cioè aspettare la fine dell’indagine della magistratura prima di emettere giudizi. Quello che le opposizioni continuano a sollevare, ha detto il segretario della Dc, è un polverone che allontana la discussione sui veri problemi del paese. E sul fatto che il Consiglio non debba perdere troppo tempo sulla vicenda della patente, concordi diversi consiglieri. “Do atto ai proponenti di aver raggiunto il loro obiettivo, ha detto il capogruppo PdD Roberto Bucci, di aver utilizzato buona parte della seduta consiliare su un fatto di poca importanza, chiudiamo la vicenda e andiamo avanti con problemi più seri”. Una vicenda banale per il capogruppo di Ap Tito Masi, che si è trasformata però in episodio di rilevanza politica e in problema morale. “Peccato, per il consigliere Dc Menicucci, perché il dibattito politico dovrebbe essere altra cosa con valutazioni sul bene del Paese e non battaglie giudiziarie, che spettano alla magistratura”. Valeria Ciavatta ha elencato su quanti scandali è stata fatta luce negli ultimi dieci anni. Dopodiché si è andati a votazione sulla procedura d’urgenza, con i consiglieri Francini e Podeschi che si sono astenuti. Necessari i due terzi dei presenti. 15 si 31 contrari: respinta la procedura d’urgenza. Da registrare anche che gli ordini del giorno presentati in mattinata dai consiglieri dell’opposizione Morri, Casali e Masi, sono stati respinti. Uno dei quali chiedeva la sospensione della trattativa con l’Italia per l’accordo di cooperazione. Il segretario Berardi è intervenuto in proposito anche alla luce degli incontri di martedì a Roma, dicendo che non c’è alcuna fretta nel chiudere la trattativa, restano comunque dei nodi da sciogliere e vanno ora affrontati in sede politica in vista del nuovo incontro del 10 luglio. Successivamente sono stati presentati in prima lettura il progetto di legge per le modifiche e integrazioni alle norma in materia di finanziamento ai gruppi consiliari, da parte di AP, mentre i Popolari hanno presentato, sempre in prima lettura, quello contro la violenza morale e psichica nei luoghi di lavoro, cioè il cosiddetto “mobbing”. I consiglieri affronteranno poi il progetto di legge sul rilascio del passaporto ordinario.
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