5 giorni di confronto senza barricate. La politica si è confrontata, senza cercare a tutti i cost lo scontro. Adesso si guarda all’allegato Z, vale a dire al piano strategico di sviluppo che riunirà, allo stesso tavolo, tutti gli attori della politica, dell’economia, della società. I 44 voti che lo hanno varato, ben al di sopra dei numeri della maggioranza segnano, afferma il Patto, il cambio del clima politico all’interno dell’Aula e il nuovo senso di responsabilità della classe politica. Un percorso, puntualizza la maggioranza, che dovrà essere sostenuto da scelte forti e impegni condivisi. Un bilancio difficile, conclude il Patto, ma accettabile e sostenibile e che, soprattutto, richiede continuità di lavoro per dare le risposte che i cittadini attendono dalla classe politica. Con l’emendamento del Psd, che ha trovato una larga condivisione, qualcosa è cambiato nelle relazioni politiche, conferma Claudio Felici. Esiste una prospettiva condivisa da raggiungere. Non è la nostra finanziaria, ricorda, ma confermiamo l’impegno a lavorare. Anche Sinistra Unita è pronta a sedersi al tavolo del confronto ma, dice Alessandro Rossi, con questo bilancio tutti i cittadini sono stati messi sullo stesso piano, onesti e non. Piena disponibilità al confronto dal Psrs che definisce il piano di sviluppo un punto di partenza. Ma il bilancio 2012 per Simone Celli rappresenta l’ennesima occasione persa per risanare la finanza pubblica e favorire la ripresa economica. Provvedimento inadeguato anche per l’Upr che però rileva come alcune loro proposte, non solo hanno favorito un confronto serio in Consiglio ma sono anche state accolte dalla maggioranza. L’Upr punta il dito sulle tensioni nel sistema bancario e sulla confusione con cui si affrontano i problemi. L’epilogo della vicenda Zechini, scrivono, è per molti aspetti simile alle dimissioni dei vertici di Banca Centrale nel 2010.
s.t.
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