E’ la prima riunione delle forze politiche attorno al tavolo tecnico, deciso nell’ultimo confronto allargato, sulla legge elettorale e in particolare sulla proposta avanzata dal Partito dei Socialisti e Democratici. L’intenzione è quella di ricercare le più ampie convergenze, un punto questo sul quale si è molto insistito: le nuove regole non devono essere adottate solo per volontà di una parte dell’arco politico, ma l’auspicio è che registrino la condivisione più vasta. Le singole forze politiche hanno già manifestato le loro posizioni, segnate da visioni omogenee su certi punti, ma anche da perplessità. Nodi di fondo che ancora restano, anche se più sfumati rispetto ai primi confronti, oggi tutti concordano sulla necessità di apportare correttivi alle regole del voto e tutti garantiscono la più convinta disponibilità. Restano da stabilire i metodi e gli strumenti da adottare per assicurare un maggior peso al voto dei cittadini e garantire stabilità al paese. Si discute, in particolare, sul cosiddetto premio di governabilità, ma anche sull’articolo che introdurrebbe le eventuali quote rosa, il vincolo cioè per le forze politiche di candidare persone di entrambi i sessi, ma anche per gli elettori di esprimere almeno una delle tre preferenze a candidati di sesso opposto. Un punto sul quale le perplessità delle forze politiche sono diverse. Altro aspetto sul quale la discussione si incentra: la possibilità di ricorso ad un doppio turno elettorale. Temi, insomma, che dividono e sui quali si stanno verificando le possibilità di confluenza da un punto di vista più tecnico che politico. Domani pomeriggio il PSD convocherà la propria direzione, toccherà a questo organismo intero indicare la strada da mantenere. Poi mercoledì sarà l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale a decidere se inserire o meno il progetto di legge nell’ordine del giorno del dibattito consiliare.
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