Al via al dibattito sulla modifica della legge elettorale, ma l'accordo al tavolo istituzionale, per integrazioni aggiuntive, oltre a quelle previste dal referendum del 2 giugno, non è ancora stato raggiunto. Sarà quindi, probabilmente, una lunga notte di “confronto” al tavolo istituzionale convocato alle 21.00 per riuscire a trovare un'intesa in modo tale che domani mattina, alla ripresa dei lavori, alla conclusione del dibattito, si possa cominciare l'esame del testo da approvare, comprensivo degli emendamenti che verranno concordati. I temi sul tavolo sono l'elevazione della soglia di sbarramento al 4-5% - e su questo pare che sia già una certa condivisione -; le preferenze, che dovrebbero essere aumentate a due o tre e concesse anche agli elettori esteri, ma non c'è unità su questo aspetto; e poi si starebbe cercando di introdurre una sorta di obbligo di dichiarazione preliminare sulle possibili alleanze post voto. Ci sono anche proposte su altri tecnicismi.
Se l'accordo, tra stanotte e domattina, non si trova: o si approva il solo recepimento del dettato referendario, nel testo del Governo, già “validato” dai Garanti; oppure, probabilmente, si rinvia tutta la partita alla prossima seduta consigliare di settembre. Sono ipotesi e non sono neppure tutti gli scenari che, teoricamente, potrebbero palesarsi. Lo si potrà sapere solo domani mattina. Dopo i confronti politici, fuori dall'aula.
Legge elettorale: una notte di confronto per trovare l'intesa
Alle 21 nuova riunione del Tavolo Istituzionale
30 lug 2019
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