Il PSD si compiace per l’approvazione in Consiglio Grande e Generale della Legge “Sistema di erogazione degli incentivi per l’occupazione e la formazione e tipologie contrattuali a contenuto formativo”, testo unico in materia di incentivi all’occupazione e contratti a contenuto formativo, che ha come obiettivo una maggiore finalizzazione e maggiore equità degli interventi a
sostegno delle assunzioni a contenuto formativo, dell’inclusione, dell’allargamento delle tutele a diverse fasce di popolazione che ad oggi ne sono escluse, sia nella fase di primo inserimento che di
reinserimento nel modo del lavoro, per arginare le numerose difficoltà che incontrano i lavoratori licenziati a rientrare nel mercato del lavoro o i giovani ad entrarci per la prima volta.
Risulta particolarmente significativo, in questo contesto di crisi economica che si sta prolungando, in tutta la sua gravità, oltre ogni ragionevole aspettativa o previsione, dare risposte
ad un’ampia fascia di popolazione ad oggi esclusa dal circuito degli incentivi per l’occupazione, primi tra tutti i giovani che hanno appena terminato di studiare e sono alla ricerca della prima
occupazione, poiché è importantissimo che non si prolunghino troppo i tempi per entrare nel mondo del lavoro, pena la perdita rapida di conoscenze ma soprattutto di entusiasmo. L’altra
categoria di lavoratori ad oggi fortemente penalizzata è quella dei disoccupati di lungo periodo e coloro che, maggiori di 50 anni, vengono licenziati per la crisi economica e trovano difficoltà
enormi a ritrovare un posto di lavoro.
Tutti gli interventi partono da un comune denominatore: porre al centro degli interventi la persona, il lavoratore, la sua dignità, la sua crescita professionale e la sua esigenza reale di formazione, il controllo che questa avvenga davvero ed infine il riscontro effettivo delle competenze acquisite:
FORMAZIONE è la parola chiave di questo provvedimento di legge che riguarda solo le assunzioni di coloro che necessitano di formazione per esercitare la mansione, attività sottoposta
al controllo costante del Centro di Formazione Professionale affinché sia reale e necessaria. Le modalità di incentivazione sono quelle già sperimentate a partire dal 1987 con la Legge
sulla formazione professionale, ovverossia una decurtazione della retribuzione che però aumenta progressivamente in ragione dell’aumentata professionalità, il cui percorso è in ogni caso legato al titolo di studio e alla professionalità posseduti.
Questa è una risposta seria alle esigenze che provengono dalle imprese che richiedono personale sempre più qualificato e con professionalità specifiche, è la formazione in azienda,
l’imparare a FARE le cose sul campo, in concreto, quelle che servono, una fase successiva all’apprendimento a livello teorico ed al conseguimento dei diversi titoli di studio.
Questa è una risposta seria alle esigenze dei lavoratori che chiedono di potersi occupare a livelli sempre più elevati e con professionalità sempre maggiore, affinché il nostro Paese possa
dare le risposte in termini di professionalità alle imprese che intendono insediarsi a San Marino e che qui devono cercare i lavoratori.
sostegno delle assunzioni a contenuto formativo, dell’inclusione, dell’allargamento delle tutele a diverse fasce di popolazione che ad oggi ne sono escluse, sia nella fase di primo inserimento che di
reinserimento nel modo del lavoro, per arginare le numerose difficoltà che incontrano i lavoratori licenziati a rientrare nel mercato del lavoro o i giovani ad entrarci per la prima volta.
Risulta particolarmente significativo, in questo contesto di crisi economica che si sta prolungando, in tutta la sua gravità, oltre ogni ragionevole aspettativa o previsione, dare risposte
ad un’ampia fascia di popolazione ad oggi esclusa dal circuito degli incentivi per l’occupazione, primi tra tutti i giovani che hanno appena terminato di studiare e sono alla ricerca della prima
occupazione, poiché è importantissimo che non si prolunghino troppo i tempi per entrare nel mondo del lavoro, pena la perdita rapida di conoscenze ma soprattutto di entusiasmo. L’altra
categoria di lavoratori ad oggi fortemente penalizzata è quella dei disoccupati di lungo periodo e coloro che, maggiori di 50 anni, vengono licenziati per la crisi economica e trovano difficoltà
enormi a ritrovare un posto di lavoro.
Tutti gli interventi partono da un comune denominatore: porre al centro degli interventi la persona, il lavoratore, la sua dignità, la sua crescita professionale e la sua esigenza reale di formazione, il controllo che questa avvenga davvero ed infine il riscontro effettivo delle competenze acquisite:
FORMAZIONE è la parola chiave di questo provvedimento di legge che riguarda solo le assunzioni di coloro che necessitano di formazione per esercitare la mansione, attività sottoposta
al controllo costante del Centro di Formazione Professionale affinché sia reale e necessaria. Le modalità di incentivazione sono quelle già sperimentate a partire dal 1987 con la Legge
sulla formazione professionale, ovverossia una decurtazione della retribuzione che però aumenta progressivamente in ragione dell’aumentata professionalità, il cui percorso è in ogni caso legato al titolo di studio e alla professionalità posseduti.
Questa è una risposta seria alle esigenze che provengono dalle imprese che richiedono personale sempre più qualificato e con professionalità specifiche, è la formazione in azienda,
l’imparare a FARE le cose sul campo, in concreto, quelle che servono, una fase successiva all’apprendimento a livello teorico ed al conseguimento dei diversi titoli di studio.
Questa è una risposta seria alle esigenze dei lavoratori che chiedono di potersi occupare a livelli sempre più elevati e con professionalità sempre maggiore, affinché il nostro Paese possa
dare le risposte in termini di professionalità alle imprese che intendono insediarsi a San Marino e che qui devono cercare i lavoratori.
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