Il testo del 1998 aveva bisogno di essere rivisitato: da questa premessa è partito il segretario di Stato Ivan Foschi per spiegare agli operatori dell’informazione e agli editori le finalità del nuovo progetto di legge. Alcune scelte di fondo vengono confermate, ma il quadro dovrà essere più chiaro, a partire da una maggiore trasparenza sulle proprietà editoriali. Sapere chi c’è, in sostanza, dietro le testate giornalistiche. L’idea è istituire una Consulta per l’informazione nella quale convergeranno i giornalisti, che saranno definiti come figura professionale. Compito della Consulta sarà dettare le regole, a partire dal codice deontologico: chi vi aderirà riceverà il tesserino professionale, e la stessa testata otterrà un marchio di qualità. Da creare anche l’ufficio editoria, braccio operativo della nuova autorità garante che, nella sostanza, vuole andare a sostituire l’attuale commissione di vigilanza. L’Unione giornalisti e fotoreporter sammarinesi, presente col direttivo, ha accolto con favore la nuova legge, che sottoporrà all’assemblea degli aderenti l’8 maggio, per avere ulteriori suggerimenti. E' stato il primo contatto tra gli operatori dell’informazione e la Segreteria di Stato, che attende proposte e idee per la definitiva stesura del progetto.
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