Sono terminate con l'incontro con gli esponenti del Movimento 5 Stelle le consultazioni del presidente incaricato Enrico Letta – alla Camera - per la formazione del Governo. La formazione guidata da Grillo è tra quelle che hanno negato il proprio appoggio ad un Governo di larghe intese; insieme a Sinistra Ecologia e Libertà e Lega. “Le dinamiche che hanno portato alla situazione di oggi – ha detto Vito Crimi - non sono il frutto no di incomunicabilità da parte nostra, ma del congelamento cui è stato sottoposto il Parlamento in questi 50 giorni”. Oltre al tema della Giustizia, appare l'Imu - e la sua eventuale restituzione ai cittadini - uno dei temi più controversi che il premier incaricato ha affrontato per poter sciogliere la riserva sulla formazione del futuro governo. La questione è vista come «punto decisivo» dal Pdl. Berlusconi non pone veti sui nomi dei ministri ma invoca un pacchetto di provvedimenti sull'economia e chiede di "cambiare Equitalia" e fare "un braccio di ferro con l'Unione Europea sul fiscal compact". Entro domenica il premier incaricato potrebbe salire al Quirinale per sciogliere la riserva e consegnare una lista che si annuncia essere di 18 ministri.
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