Bocciatura severa alla gestione della campagna vaccinale e un attacco forte al segretario Ciavatta, anche alla luce del riferimento in Commissione Sanità. E' il Segretario di Libera, Matteo Ciacci, a parlare di “gravi negligenze; di errori politici fatali, commessi sul fronte delle misure di contenimento del contagio che hanno incrinato i rapporti con l'Italia; di un accordo sui vaccini siglato in ritardo e scritto male, laddove non definisce vincoli nella tempistica della fornitura”. E non tralascia di evidenziare “l'emergere - dice - dei primi scricchiolii in maggioranza, proprio sulla questione vaccini”.
Giudizio tutto politico dal Presidente Dalibor Riccardi, che a Ciavatta attribuisce “inadeguatezza al ruolo e mancanza di tempestività nelle scelte”, chiedendo al Responsabile della Sanità di “fare un passo indietro”. “Grave e tardiva” per Riccardi anche la richiesta di mandato dall'Aula Consiliare per esplorare altre strade di reperimento dei vaccini: “Tentativo estremo di restare attaccato ad una poltrona che vacilla” - dice Riccardi, ricordando gli ordini del giorno già espressi dalle minoranze in questa direzione, sia in Aula, sia in Commissione.
Ai ritardi, Vladimiro Selva oppone l'urgenza di un 'piano B': “Abbiamo verificato la grande difficoltà del Segretario alla Sanità – dice il commissario di Libera - ma avremo modo e tempo per fare i conti. Quello che ci interessa adesso è trovare soluzioni: in commissione le abbiamo proposte. C'è la necessità di definire un timing, o comunicare all'Italia che, se non si rispettano gli accordi, bisogna che San Marino possa trovare altre strade. I cittadini, l'economia hanno bisogno di quei vaccini”. E' la richiesta di avviare un dialogo, in parallelo all'accordo con l'Italia, anche con produttori di vaccini in attesa di autorizzazione dall'Ema.
Torna poi sui lavori in Commissione, in particolare sullo scontro in Aula fra Giancarlo Venturini e il Direttore dell'Authority, Gabriele Rinaldi definendo “inaccettabili i modi e i toni – commenta Selva - tenuti da un commissario in una sede istituzionale”.
Nel video l'intervista a Vladimiro Selva, Libera