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Libera attacca il Governo: “Finito il tempo delle scuse”

Sulla legge di bilancio: “Assenti misure per lo sviluppo, aiuti alle imprese, riforme e la liquidità non arriva”

di Annamaria Sirotti
26 nov 2020
Nel servizio, l'intervista a Luca Boschi, Libera
Nel servizio, l'intervista a Luca Boschi, Libera

Libera alza il livello di guardia, accusa il Governo di immobilismo, denuncia una situazione di emergenza senza precedenti su due fronti: quello del bilancio, quello sanitario. “Un anno di legislatura in cui si è parlato solo di tribunale – dice Luca Boschi - Il Governo non ha prodotto nulla, né negli aiuti agli imprese, né nei finanziamenti internazionali che il governo millantava come facilmente raggiungibili”.

Alto il deficit (a 100 milioni), ma su tutto – rileva - le grandi assenti sono le riforme: “È magicamente scomparsa la parola 'riforme'. Non si parla più di riforma delle pensioni, delle imposte indirette, di misure per lo sviluppo”. Proprio in merito alle pensioni, Libera riferisce di tensioni in seno al Consiglio di Previdenza chiamato a impegnare una disponibilità economica anche importante a copertura: “cosa che – prosegue Boschi – se fosse successa in altri tempi, avrebbe visto la sollevazione da parte di sindacati e categorie economiche”. Sulla gestione dell'emergenza Covid è alta la preoccupazione, dopo il nuovo quadro fornito dall'ISS. “Gestione approssimativa da parte del Governo – dice ancora - che ha tenuto aperte le attività non tanto per aiutarle, ma perché mancano le risorse per sostenere un nuovo lockdown”.

Mancanza di progettualità”, per Dalibor Riccardi, che dice: "è finito il tempo delle scuse, è tempo delle risposte. Nulla è stato fatto durante l'estate per aumentare la capienza della terapia intensiva che ora è in difficoltà”; denuncia, così come richiama il bando per il reperimento di personale, andato deserto, e dice: “Andava fatto prima”. “Libera è al servizio, per trovare insieme soluzioni” – prosegue - e chiede di tornare al confronto nelle commissioni; ancora, depreca la scelta fatta in Ufficio di Presidenza di "negare un comma dedicato all'emergenza, nel prossimo Consiglio".

Dalle denunce alle proposte, con Alessandro Izzo che annuncia per lunedì il Direttivo: andrà a completare le nomine dei vertici del partito e l'avvio dei gruppi di lavoro; da subito, impegnati ai “numerosi e doverosi emendamenti alla legge di bilancio – dice - nella direzione di limitare la spesa a aumentare le entrate”

Nel servizio, l'intervista a Luca Boschi, Libera


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