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Libera contro la deriva privatistica, in due serate: “L'ISS non si tocca”

Mercoledì 26 gennaio su Facebook e mercoledì 2 febbraio nella sala Montelupo di Domagnano, alle 20.45

di Annamaria Sirotti
25 gen 2022

Libera chiama la cittadinanza, a confronto – insieme a politica e professionisti - su un tema sensibile: la sanità. “Difesa del modello pubblico, in un momento di forti disagi – dice Guerrino Zanotti – Non crediamo ci sia la volontà di smantellarlo, ma disorganizzazione e ritardi danno ai cittadini l'idea che qualcosa non funzioni, aprendo autostrade alla sanità privata”.

Per Vladimiro Selva la sfida è vedere la sanità pubblica “non come un costo, ma come un investimento nella salute. Il privato ha forti interessi, e cura la malattia, non la salute” – osserva, chiedendo di puntare “sulla prevenzione a 360 gradi”. La denuncia di ritardi e disorganizzazione si allarga, dalla gestione dell'ISS, alla gestione della pandemia: “Sono da due anni al Governo – dice Libera – e ogni volta si ricomincia da capo”.

“Se, a inizio pandemia, le istituzioni e la politica comunicavano in maniera congiunta, oggi non lo fanno più – osserva Dalibor Riccardi -. Stiamo ripartendo da capo, con l'avvio della gestione Bevere, e ci dobbiamo interrogare su quello che è stato l'apporto della Segreteria sui temi della sanità. Ricominciamo da capo – rincara - e proseguiamo nel rincorre la pandemia, che è ed è stata gravissima per tutti, ma una politica di continua rincorsa non è una politica che fa servizio per il Paese”.

Per Libera, nessuna grande novità nella relazione del consulente Bevere: “Potenziamento della medicina territoriale e domiciliare sono la chiave – rilevano - ed è proprio quanto è mancato in questa fase di emergenza”. E ancora forti le perplessità, nella domanda se, con la nuova gestione, si riuscirà “a tenere fuori la politica dalla sanità”.

Nel video al Presidente di Libera, Dalibor Riccardi





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