Matteo Ciacci torna alla guida di Libera. Dopo essersi dimesso a marzo in seguito a vicende personali - sostituito in via transitoria dal Gruppo di coordinamento - è stato reintegrato nel ruolo di Segretario politico dal Direttivo. Pieno mandato confermato all'unanimità, “mettendo fine” - si legge in una nota – “alle speculazioni sulla sua vicenda personale, definitivamente chiarita e archiviata”. “E adesso ripartiamo più forti che mai – commenta Ciacci - dopo una fase di sofferenza che però si è conclusa positivamente. Le sfide sono tante, il malcontento della cittadinanza deve essere interpretato dalla minoranza, con un'opposizione ancora più forte rispetto ad una serie di iniziative che questo Governo non sta mettendo in campo, e di difficoltà della cittadinanza che tutti i giorni ci chiede risposte”. Si guarda anche all'organizzazione della prossima Assemblea Programmatica, per “confermare Libera come partito di riferimento dell'area riformista e progressista”. “ Dallo sciopero di martedì dove le forze sociali hanno dettato una linea che noi condividiamo – politica dei redditi, tutela delle fasce più deboli, riforma previdenziale equa e sostenibile, caro bollette su cui abbiamo dato il nostro contributo affinché potesse essere calmierato – ecco, da questo dobbiamo partire per fare un'Assemblea Programmatica che metta Libera nel paese come soggetto unico riformista che possa catalizzare un voto non solo di protesta, ma soprattutto critico e costruttivo per una prospettiva economica”.