Preoccupazioni su tanti livelli: per l'incertezza economica che si ripercuote sulle attività e sui lavoratori; per la mancanza di risposte certe sulla questione vaccini anti-Covid. Su tutte, però, quella sullo stato dei rapporti con l'Italia, e la confusione ingenerata nella popolazione – fa notare Michele Muratori – da tutti i decreti contraddittori emessi nonché le dichiarazioni pubbliche di Segretari in contrasto tra di loro. Per Libera, in sostanza, “il Paese ad oggi paga le scelte scellerate di questo Governo. Ed è chiaro che la responsabilità politica passa attraverso la delega agli Affari Esteri”. Di qui la mozione di sfiducia.
Si unisce al grido d'allarme una nuova leva del partito: Michelangelo Caprioli, 19enne cittadino italiano che ha molto a cuore le relazioni tra i due Paesi. “Ci deve essere una risposta più rapida e sicura da parte dell'Esecutivo” - dice, richiamando i ritardi sul tema delle chiusure, situazione che ha procurato – ricorda - “imbarazzo e disagi ad albergatori e ristoratori obbligati a disfarsi delle provviste già fatte e alle prese con le disdette delle prenotazioni per le Feste”.
“Con l'Italia – aggiunge Dalibor Riccardi – va ripristinato un dialogo proficuo, che necessita di equilibrio e serenità per ripartire sul piano economico e per tenere sotto controllo la situazione sanitaria”.
“Con questa mozione di sfiducia – evidenzia, infine, Matteo Ciacci – Libera, Rf e Mis hanno dato voce al malcontento generale rispetto all'azione dell'Esecutivo: spregiudicata, arrogante, inconcludente. Un Governo – attacca - che non ha saputo trovare 1 euro per il Paese e se lo ha trovato, lo ha fatto con modalità le meno trasparenti e le meno credibili possibili; doveva essere il Governo dei rapporti, soprattutto con l'Italia, ma rapporti non ci sono; al posto un approccio umile ha dimostrato sfrontatezza e supponenza quando invece il Paese ha bisogno di unità”.
Nel video l'intervista a Dalibor Riccardi, Presidente Libera.