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Libera sull'emergenza sanitaria: “Non c'è alcuna bandiera da sventolare, dobbiamo fare squadra”

Il punto anche su Carisp e iniziative per l'8 marzo

6 mar 2020
Conferenza stampa Libera

“Un'emergenza seria che avrà ripercussioni importanti anche nei prossimi mesi; è pertanto necessario mettere a disposizione tutte le risorse possibili in termini di responsabilità e proposte per affrontare al meglio la situazione”. Franco Santi, ex Segretario di Stato alla Sanità, delinea così la posizione collaborativa di Libera sul tema Coronavirus e tiene a sottolineare che in casi come questo “non c'è alcuna bandiera da sventolare”, solo l'esigenza di fare squadra. “Ben venga il Commissario straordinario - aggiunge –, come figura chiara di riferimento inserita in un contesto di ampia cooperazione istituzionale, “perché – si augura – è bene che chi dovrà prendere decisioni, magari per ulteriori restrizioni, goda della fiducia di tutti”.

Insieme all'emergenza sanitaria, in questi giorni a tenere banco è la questione Carisp riguardante il mancato rinnovo del contratto di 20 dipendenti. “Il piano industriale elaborato dall'attuale Cda – riferisce Giuseppe Morganti - è stato presentato al nuovo Governo, dal quale probabilmente grosse contestazioni non sono arrivate”. Specifica poi che Cassa avrebbe voluto spalmare nel tempo la riduzione dei costi ricevendo, però, indicazione contraria da Bcsm, affinché dunque andasse implementata; di qui le inevitabili ricadute sui dipendenti. “Le soluzioni esistono – sostiene Morganti, sposando la proposta della Csu di avviare in tal senso un tavolo di confronto; al contempo – continua – “lo Stato ci deve essere e dovrà entrare nuova liquidità per dare concretezza ai piani strategici”. L'auspicio di Libera è che tutto non si risolva solo in una riorganizzazione, pur legittima da parte della maggioranza, degli assetti di potere come avvenuto in altri ambiti.

In vista dell'8 marzo, Libera guarda infine al tema stringente della discriminazione delle donne e delle ragazze, che ancora si trovano di fronte “porte chiuse o socchiuse – fa notare Ana Marina Lozica – o freni più pesanti rispetto ad altri”. Come risposta all'impossibilità di organizzare momenti aggregativi di piazza, Libera ha creato un manifesto che ricalca le finalità perseguite dal gruppo di lavoro sul target 5.1 dell'Agenda 2030. Già depositato un progetto di legge di modifica alla normativa sulle Unioni Civili, volto a superare alcune discriminazioni nell’applicazione della legge, segnalate dagli stessi cittadini. Il gruppo conferma inoltre l'impegno sui temi della maternità consapevole e IVG, insieme al miglioramento dei sostegni per i neo genitori. “Due facce della stessa medaglia - rimarca Lozica -: se da un lato occorre depenalizzare l’aborto, dall'altro è necessario mettere in campo tutte le agevolazioni possibili per accogliere una nuova vita”.


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