L’Italia, per voce del suo ministro degli Esteri, mette i paletti all’intervento militare in Libia.
A Bruxelles Frattini dichiara la volontà italiana di verificare la coerenza dell'azione della coalizione internazionale con il pieno rispetto della risoluzione 1973 dell'Onu. E chiede che la struttura di comando delle operazioni militari in Libia passi presto dalla coalizione dei volenterosi sotto l'ombrello della Nato. Al passaggio delle operazioni sotto lo scudo dell'Alleanza atlantica si oppone fermamente la Francia, giudicandolo un segnale negativo per i paesi del nord Africa. L'Italia intende anche lavorare in stretto contatto con la Lega araba, alla quale Frattini ha inviato un messaggio rassicurante. In Libia non ci deve essere una guerra – ha detto. L'Italia ha accettato di fare parte della coalizione internazionale per fare rispettare il cessate il fuoco, fare fermare le violenze e proteggere la popolazione. Gli ambasciatori della Nato stanno intanto lavorando sulle procedure in caso di intervento. Dopo avere chiuso il piano sugli aiuti umanitari e l'embargo delle armi, oggi pomeriggio il segretario generale Anders Fogh Rasmussen spera di potere finalizzare anche quello sulla no fly zone, bloccato ieri dalla Turchia. Sulla risoluzione dell’Onu non usa mezze misure il premier russo Vladimir Putin, paragonandola agli appelli medioevali alle Crociate. Gli avvenimenti in Libia , ha detto, sono la prova che la Russia fa bene a rafforzare la propria capacità difensiva.
A Bruxelles Frattini dichiara la volontà italiana di verificare la coerenza dell'azione della coalizione internazionale con il pieno rispetto della risoluzione 1973 dell'Onu. E chiede che la struttura di comando delle operazioni militari in Libia passi presto dalla coalizione dei volenterosi sotto l'ombrello della Nato. Al passaggio delle operazioni sotto lo scudo dell'Alleanza atlantica si oppone fermamente la Francia, giudicandolo un segnale negativo per i paesi del nord Africa. L'Italia intende anche lavorare in stretto contatto con la Lega araba, alla quale Frattini ha inviato un messaggio rassicurante. In Libia non ci deve essere una guerra – ha detto. L'Italia ha accettato di fare parte della coalizione internazionale per fare rispettare il cessate il fuoco, fare fermare le violenze e proteggere la popolazione. Gli ambasciatori della Nato stanno intanto lavorando sulle procedure in caso di intervento. Dopo avere chiuso il piano sugli aiuti umanitari e l'embargo delle armi, oggi pomeriggio il segretario generale Anders Fogh Rasmussen spera di potere finalizzare anche quello sulla no fly zone, bloccato ieri dalla Turchia. Sulla risoluzione dell’Onu non usa mezze misure il premier russo Vladimir Putin, paragonandola agli appelli medioevali alle Crociate. Gli avvenimenti in Libia , ha detto, sono la prova che la Russia fa bene a rafforzare la propria capacità difensiva.
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