La commissione Finanze licenzia con nove voti favorevoli e quattro astenuti la nuova normativa sulle licenze, al termine di un lungo confronto, iniziato nella seduta pomeridiana del 31 gennaio, e conclusosi ieri in nottata. Il segretario di Stato per l'Industria, Marco Arzilli ha pure ricevuto l'apprezzamento dell'opposizione per il metodo adottato nell'esame dell'articolato, improntato al dialogo, permettendo dunque a diverse proposte delle forze politiche di minoranza di essere integrate nel testo. “Un clima quasi pasquale” lo ha definito dai banchi della maggioranza Gianfranco Ugolini del PDCS. Non mancano comunque le critiche delle opposizioni in particolare per il continuo rimando a decreti delegati e la mancanza della Carta dei servizi. Si chiede anche il superamento del sistema concessorio. Per Arzilli "la legge introduce una rivoluzione importante, trasforma il rilascio della licenza che passa da una valutazione immediata a una successiva, con verifiche sull'operatività di chi vuole fare impresa nel nostro Paese". Inoltre lo stesso operatore economico potrà avere più licenze e si punta molto sull'informatizzazione. Resta per ora così com'è la norma sulla revoca in capo al congresso di Stato, anche se – ha annunciato il segretario di Stato - va comunque valutata in prospettiva. Nel 2015 rivedremo le leggi di istituzione degli uffici di controllo e vigilanza e se ne potrà riparlare”. La parola passa ora al Consiglio grande e generale per la seconda lettura.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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