Dopo avere controllato i Palestinesi per decenni con un sistema di punizioni e vessazioni inaccettabili, lo Stato di Israele torna a sperimentare sistemi d’arma letali, di ultima generazione, su popolazioni inermi.
C’è bisogno di mostrare agli acquirenti la loro efficacia usando un “poligono di tiro” densamente popolato come la Striscia di Gaza e mentre il sogno di una patria palestinese svanisce nelle atroci sofferenze, i banditi dell’Amministrazione israeliana sotto il fumo di potenti esplosioni rapinano i Territori, scacciano la povera gente dalle loro misere proprietà e costruiscono nuovi insediamenti per i loro coloni, che si appropriano delle risorse naturali, saccheggiano e distruggono per rendere impossibile ai Palestinesi ricominciare.
Non vedo differenze sostanziali tra il ghetto di Varsavia di ieri e la Striscia di Gaza di oggi.
Il senso di colpa che l’Europa ancora vive per non avere saputo proteggere gli Ebrei nel corso del secondo conflitto mondiale non può essere fatto pagare ai Palestinesi oggi.
Serve una sterzata esemplare da parte dell’Europa che renda visibile al mondo intero che non vogliamo essere responsabili di questa orribile barbarie.
Rinunciamo quindi agli accordi di cooperazione militare con Israele. Occorre aprire i cancelli di Gaza, galera permanente a cielo aperto, tornare al tavolo delle trattative di pace sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite.
E il Presidente Obama, invece di pensare solo ad imporre le sanzioni alla Russia, potrebbe rendersi molto utile presso le istituzioni internazionali per chiedere la messa in stato di accusa per quanti in Israele si sono resi responsabili dei nuovi crimini contro l’umanità.
Allo stato attuale non è più proponibile aggrapparsi al solito ritornello ormai stonato secondo cui “Israele ha il diritto a difendersi”… Israele non ha certo paura dei razzi spuntati e obsoleti. Israele ha paura dei diritti dei Palestinesi!
Comunicato stampa di Luciano Moretti, Sinistra Unita
C’è bisogno di mostrare agli acquirenti la loro efficacia usando un “poligono di tiro” densamente popolato come la Striscia di Gaza e mentre il sogno di una patria palestinese svanisce nelle atroci sofferenze, i banditi dell’Amministrazione israeliana sotto il fumo di potenti esplosioni rapinano i Territori, scacciano la povera gente dalle loro misere proprietà e costruiscono nuovi insediamenti per i loro coloni, che si appropriano delle risorse naturali, saccheggiano e distruggono per rendere impossibile ai Palestinesi ricominciare.
Non vedo differenze sostanziali tra il ghetto di Varsavia di ieri e la Striscia di Gaza di oggi.
Il senso di colpa che l’Europa ancora vive per non avere saputo proteggere gli Ebrei nel corso del secondo conflitto mondiale non può essere fatto pagare ai Palestinesi oggi.
Serve una sterzata esemplare da parte dell’Europa che renda visibile al mondo intero che non vogliamo essere responsabili di questa orribile barbarie.
Rinunciamo quindi agli accordi di cooperazione militare con Israele. Occorre aprire i cancelli di Gaza, galera permanente a cielo aperto, tornare al tavolo delle trattative di pace sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite.
E il Presidente Obama, invece di pensare solo ad imporre le sanzioni alla Russia, potrebbe rendersi molto utile presso le istituzioni internazionali per chiedere la messa in stato di accusa per quanti in Israele si sono resi responsabili dei nuovi crimini contro l’umanità.
Allo stato attuale non è più proponibile aggrapparsi al solito ritornello ormai stonato secondo cui “Israele ha il diritto a difendersi”… Israele non ha certo paura dei razzi spuntati e obsoleti. Israele ha paura dei diritti dei Palestinesi!
Comunicato stampa di Luciano Moretti, Sinistra Unita
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