77% per Obama, 11% per McCain. Così, nel sondaggio della Tolomeo studi e ricerche, fatto alla vigilia delle elezioni americane su un campione di 1.100 persone avrebbero votato i sammarinesi. Lo presenta Riforme e Libertà aggiungendo che a San Marino, oltre 2/3 dell’elettorato preferirebbe una forza riformatrice alla guida del Paese e che su temi quali le politiche del lavoro, lo stop alle speculazioni edilizie, la riduzione delle tasse e gli aiuti ad anziani e casalinghe, lo stesso campione dimostra di avere maggiore fiducia in Riforme e Libertà. Non abbiamo rincorso l’altra coalizione nei sondaggi, sottolinea Giovanni Lonfernini, anche perché erano dati marcatamente pittoreschi, dove gli indecisi erano determinanti. Ogni volta che abbiamo sfidato sui problemi e le proposte il Patto per San Marino, dice il coordinatore dei DDC, hanno eluso le nostre domande e buttato tutto in rissa. E’ una coalizione arrogante, conclude Lonfernini, basata sui personalismi e su posizioni conservatrici mai assunte dalla DC nei suoi 60 anni di storia. Ci impegniamo, anticipa Alessandro Rossi di Sinistra Unita, a risolvere tutte le vertenze contrattuali senza scontri sociali, tutelando i diritti dei lavoratori e il loro potere d’acquisto e ci impegniamo, prosegue, a stanziare un milione di euro all’anno per 5 anni, nella formazione della nuova classe dirigente dando alle famiglie e ai loro ragazzi una prospettiva di qualità. Per Claudio Felici del psd, la sindrome di accerchiamento di cui soffre Alleanza Popolare è reale. I dati in nostro possesso, dice, confermano una vistosa flessione per AP. Ma la tensione, secondo Felici, serpeggia in tutta la coalizione avversa. La Dc, afferma, sta rubando voti ai moderati e ai sammarinesi per la liberà, inizia l’abbandono di candidature nel centrodestra e Ap ha imposto il Segretario agli esteri. Il segretario della Dc, prosegue Felici, è scomparso: al centro della scena c’è Gabriele Gatti che da le linee e detta le condizioni. Questo, conclude il capogruppo del psd, fa pensare che dopo le elezioni questi personaggi metteranno sul tavolo tutto il peso dei loro voti e da li arriveranno i primi segnali di instabilità. Monica Bollini dei sammarinesi per la libertà sottolinea le differenze. Noi, dice, non abbiamo utilizzato i sondaggi in modo strumentale, diamo risposte concrete, non ci abbandoniamo a denigrazioni e insulti. Il Patto per San Marino, afferma, rappresenta il ritorno al passato, la restaurazione, l’instabilità. Riforme e Libertà raccoglie una coalizione coesa e con principi condivisi.
Sonia Tura
Sonia Tura
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