La coalizione di Governo ha raggiunto un accordo sui cosiddetti nodi: giochi, residenze e territorio, la legge obiettivo, riveduta a corretta, è stata consegnata dal PSD agli alleati. Il passo avanti sui giochi si annuncia in realtà un non passo. Dalle due case da gioco previste da McKinsey a quanto vorrebbe il programma di Governo: una società in mano dello Stato allargata però all’azionariato popolare. Sembra fissato anche il numero della residenze che saranno concesse annualmente: non più di 10. Mentre sul territorio si lavora per privilegiare le infrastrutture ponendo un freno all’edilizia residenziale. La cartina tornasole sulla salute della maggioranza sarà non tanto il vertice previsto mercoledì, quanto le commissioni consiliari. Una su tutte, quella che sempre il 21 prenderà in esame in sede referente il giusto processo. Il confronto tra i 4 alleati, dopo aver definito gli aspetti tecnici, servirà anche a fare il punto sull’aspetto politico. La battuta d’arresto in Consiglio Grande e Generale non sembra essere stata ancora digerita, così come lo scambio di accuse a distanza su chi abbia fatto mancare i numeri. La maggioranza non c’è più, per ANS e Popolari, che hanno riunito i direttivi. Da questo immobilismo si esce solo cambiando la classe politica. L’Unione dei Moderati chiede elezioni anticipate per porre fine all’immobilismo e ridare governabilità al paese. “La situazione politica generale è talmente degradata - concludono ANS e Popolari - che nessuna formula è più praticabile: onestà vorrebbe che la maggioranza prendesse atto della sconfitta aprendo la crisi”.
Riproduzione riservata ©