E’ un confronto che si concentra sul piano strettamente programmatico, quello che vede impegnate le 4 forze di governo. Al vaglio c’è la legge obiettivo, il documento sul quale si dovrà muovere la maggioranza nei prossimi mesi, che fissa le priorità del programma e le blinda in un percorso ben definito. 37 gli articoli complessivi del provvedimento, sul quale si stanno concentrando le delegazioni della coalizione per verificare fino in fondo la condivisione e la volontà di portare a termine gli obiettivi indicati. Dialogo sereno e costruttivo ma restano aperti alcuni nodi, anche se l’integrazione al testo, dopo l’ultimo colloquio, ha consentito di smussare qualche spigolo e di far registrare maggiori intese, anche sugli aspetti di carattere strutturale. Le dissonanze riguardano alcuni temi già indicati come spinosi: residenze e progetto McKinsey, con particolare riferimento all’eventualità della casa da gioco. Il programma di Governo non prevede il casinò – ribadisce Alleanza Popolare – e noi intendiamo attenerci a quanto scritto nel programma. Non si vede la ragione – prosegue AP – per accettare in toto il progetto McKinsey che di case da gioco ne prevede più di una. Anche Sinistra Unita ribadisce il rispetto degli impegni assunti con il programma di Governo che indica su questo aspetto un percorso preciso: la riacquisizione del diritto negli accordi con l’Italia e poi il pronunciamento popolare attraverso un referendum. Se ne parlerà ancora martedì prossimo, quando le quattro delegazioni torneranno a confrontarsi per completare l’esame degli articoli della legge obiettivo.
Poi dal piano programmatico si passerà alle considerazioni di tipo politico. E anche qui le spine non mancano. Tutti sono concordi sulla possibilità di aggregazione degli Europopolari alla futura coalizione, all’apertura cioè di un percorso politico; per l’immediato ingresso nel Governo però, sia Sinistra Unita che Alleanza Popolare, sono più cauti e aspettano di valutare atti concreti di condivisione. Il prossimo colloquio con gli EPS vedrà impegnate tutte e quattro le forze della maggioranza e non più il solo PSD, proprio per sondare il livello di convergenza e le condivisioni sul progetto. Intanto Alleanza Popolare ha incontrato proprio gli Europopolari illustrando loro le posizioni politiche già espresse e avviando il confronto sulle questioni che saranno sul tavolo della coalizione che si intende costruire.
Un fatto nuovo lo registrano i rapporti fra PSD e Sammarinesi per la Libertà, che viste le condivisioni manifestate si avvicinano ulteriormente. Firmato un accordo fra le due forze politiche che prevede l’impegno per un’azione comune sia in ambito politico che istituzionale; la partecipazione concreta degli aderenti SPL ai gruppi di progetto dei Socialisti e Democratici e del Consigliere Monica Bollini alle elaborazioni del Gruppo Consigliare del PSD. Infine si stabilisce di intensificare i rapporti per arrivare all’integrazione progressiva fra le due forze. Un passo che prelude ad una semplificazione del quadro politico anche se restano aperte alcune riflessioni, come quella sul rapporto con l’Unione Europea, e sulla legge del “giusto processo”, anche se nel primo caso i Sammarinesi per la Libertà sono favorevoli ad una consulta per l’Europa e nel secondo condividono l’urgenza di riforma del Codice di Procedura Penale.
Poi dal piano programmatico si passerà alle considerazioni di tipo politico. E anche qui le spine non mancano. Tutti sono concordi sulla possibilità di aggregazione degli Europopolari alla futura coalizione, all’apertura cioè di un percorso politico; per l’immediato ingresso nel Governo però, sia Sinistra Unita che Alleanza Popolare, sono più cauti e aspettano di valutare atti concreti di condivisione. Il prossimo colloquio con gli EPS vedrà impegnate tutte e quattro le forze della maggioranza e non più il solo PSD, proprio per sondare il livello di convergenza e le condivisioni sul progetto. Intanto Alleanza Popolare ha incontrato proprio gli Europopolari illustrando loro le posizioni politiche già espresse e avviando il confronto sulle questioni che saranno sul tavolo della coalizione che si intende costruire.
Un fatto nuovo lo registrano i rapporti fra PSD e Sammarinesi per la Libertà, che viste le condivisioni manifestate si avvicinano ulteriormente. Firmato un accordo fra le due forze politiche che prevede l’impegno per un’azione comune sia in ambito politico che istituzionale; la partecipazione concreta degli aderenti SPL ai gruppi di progetto dei Socialisti e Democratici e del Consigliere Monica Bollini alle elaborazioni del Gruppo Consigliare del PSD. Infine si stabilisce di intensificare i rapporti per arrivare all’integrazione progressiva fra le due forze. Un passo che prelude ad una semplificazione del quadro politico anche se restano aperte alcune riflessioni, come quella sul rapporto con l’Unione Europea, e sulla legge del “giusto processo”, anche se nel primo caso i Sammarinesi per la Libertà sono favorevoli ad una consulta per l’Europa e nel secondo condividono l’urgenza di riforma del Codice di Procedura Penale.
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