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Manca il numero legale per due volte e la Reggenza dichiara la seduta "deserta"

Ciacci, Libera: "Inaudita situazione istituzionale. Scarso rispetto per la Reggenza. Maggioranza spaccata sui decreti".

di Luca Salvatori
14 mar 2023

Per due volte consecutive in Consiglio Grande e Generale, nel pomeriggio, non è stato raggiunto il numero legale nell'appello nominale. Solo 26 su 60 i presenti alla prima 'chiama'. 27 alla seconda, mentre ne servono almeno 30. La Reggenza ha dichiarato la seduta 'deserta' e aggiornato i lavori alle 21. Il numero legale era mancato anche stamani, alla prima 'chiama', e i lavori erano potuti cominciare solo dopo il secondo appello nominale.

 “Inaudita situazione istituzionale” commenta Matteo Ciacci di Libera. “La maggioranza non riesce a raggiungere il numero legale, per tre volte in una sola giornata. Tutto ciò denota anche scarso rispetto per la Reggenza. Non spetta certo all'opposizione garantire il numero legale. È una seduta infarcita di decreti che a quanto pare spaccano la maggioranza”.

Per Emanuele Santi, Segretario di Rete, ciò che è accaduto non va letto come una mancanza di coesione in maggioranza. “Alcuni consiglieri mancavano perché sono in trasferta istituzionale, altri per impegni personali. Do atto all'opposizione che altre volte, in situazioni analoghe, hanno garantito il raggiungimento del numero legale e questa volta hanno deciso di non farlo. Sarebbe sbagliato – ribadisce - interpretare quello che è successo come il sintomo di una criticità nei rapporti di maggioranza”.

“È una presa per i fondelli – commenta il capogruppo di Npr Gian Nicola Berti -. In aula il numero legale c'era ma i consiglieri di opposizione, benché presenti, non hanno risposto all'appello e il risultato che è emerso sulle presenze, di fatto, è un falso”.

“Siamo di fronte ad una maggioranza di 44 consiglieri che – commenta il capogruppo di Rf Nicola Renzi - non riesce neppure a garantire il numero legale e a convocare il Consiglio. Sono divisi su tutto ma attaccati saldamente alle poltrone. Uno spettacolo indecoroso. Sono preoccupati di trovare una zattera in cui potersi candidare per le prossime elezioni. Evidentemente in molti della maggioranza hanno voluto dare ragione a Pedini Amati che ha detto che siamo in pre-campagna elettorale e quindi invece che in Consiglio corrono per il paese a cercare voti”.

"Come spesso accade - dichiara Grazia Zafferani, del Gruppo Misto di Opposizione -  la maggioranza non riesce a garantire il numero legale. Solitamente come opposizione la garantiamo noi, responsabilmente. Ma ora si è superato ogni limite e in questo caso abbiamo esercitato un nostro diritto, anche per protestare contro lo sproporzionato uso dei decreti che esautora il Consiglio”.

In chiusura di seduta mattutina Libera aveva richiesto lo scorporo di tutti i decreti in ratifica, ottenendo il sostegno di Repubblica Futura e del Gruppo Misto di Opposizione. Un'azione di protesta verso l'eccessivo ricorso alla decretazione. In precedenza il Segretario di Stato Pedini Amati aveva parlato apertamente di campagna pre-elettorale già in corso mentre ieri sera non è passato inosservato il 'monito' del Segretario del Pdcs Giancarlo Venturini che ha detto: “Anziché fare giochini politici, come qualcuno sta facendo, sia in maggioranza che opposizione, la Dc sta pensando a quello che serve al paese”.





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