Un mandato pieno per concludere la trattativa e riferire poi al prossimo consiglio di direzione. Così il parlamentino dei democratici ha confermato la sua fiducia nella delegazione che li rappresenta al tavolo delle trattative e così ha dimostrato di apprezzare il loro operato in un momento delicato: dopo cioè che AP ha deciso di abbandonare il confronto. Quel punto sul voto estero – spiega il segretario PdD Morganti – è sicuramente importante, ma non così indispensabile da costituire una pregiudiziale. Ci sono altri punti importanti sui quali si sono registrate convergenze significative e su queste si continua a lavorare. L’uscita di Alleanza Popolare però indebolisce l’ipotesi di straordinarietà dell’azione di governo ed è per questo che il PdD chiede che le quattro forze rimaste al tavolo dei negoziati siano rappresentate nella pari dignità nel progetto di governo, compresa Rifondazione Comunista.
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