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Manovra economica in Congresso: la monofase scenderà di 2 punti

7 set 2010
Manovra economica in Congresso: la monofase scenderà di 2 punti
Dal 15 settembre l’imposta monofase scenderà di 2 punti. E’ uno degli effetti del decreto sulla manovra straordinaria varato dal Governo. L’intento è quello di favorire i consumi interni e quindi un ulteriore incentivo per la ripresa economica. Ma non sarà l’unico effetto della manovra, incentrata su 3 punti specifici: contenimento delle spese, individuazione di nuove entrate e sviluppo dell’economia. Il Governo ha deciso di proporre una sorta di abbuono tributario, seppure mirato e circoscritto nel tempo: a chi deciderà di chiudere entro novembre il contenzioso aperto per l’imposta sui redditi sarà concesso di pagare il 60 per cento della cifra contestata. Nulla cambia per chi deciderà di proseguire nell’azione intrapresa. I contenziosi ammontano a circa 3 milioni e mezzo di euro e lo Stato conta di incassarne almeno 2 milioni con questa opzione. Per altri interventi sarà la riforma tributaria a fissare nuovi percorsi. Poi c’è l’aggiornamento delle tasse che riguardano il territorio: per le insegne pubblicitarie, per l’occupazione di suolo pubblico con opere fisse e l’aggiornamento del catasto per terreni e fabbricati. E ancora i punti considerati irrinunciabili che riguardano la pubblica amministrazione: un rinnovo contrattuale a costo zero, il rinvio della stabilizzazione dei precari, la revisione delle indennità e il congelamento temporaneo delle stabilizzazioni per i frontalieri. Ma non è tutto: in previsione ci sono gli interventi di revisione del sistema pensionistico e le nuove regole per l’attività privata dei medici. Insomma un percorso difficile e tortuoso ma inevitabile “Non possiamo rilanciare il Paese con gli espedienti – dichiara il Segretario alle Finanze, Pasquale Valentini, ma con un lavoro sapiente e intelligente di costruzione”.

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