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Manovra italiana: tutti i bonus, da 18enni ad abbonamenti bus-treni

31 ott 2017
Ministero finanze (ph twitter)
Ministero finanze (ph twitter)
Una pioggia di 'bonus' è in arrivo con la prossima legge di Bilancio italiana.
La manovra è l'ultimo 'treno' normativo utile prima delle prossime elezioni e così il testo finale, un omnibus di 120 articoli già prima di arrivare nelle commissioni, è carico di detrazioni, sconti, crediti d'imposta, bonus, abbattimenti, agevolazioni. Molti riguardano le famiglie, ma moltissimi le imprese.
Si parte dai ''giovani'', una parola chiave della manovra: per spingere le assunzioni arriva un bonus triennale del quale beneficiano le aziende che assumono e potranno non pagare il 50% dei contributi fino a 3 mila euro. Dovrebbe portare 350.000 mila occupati under35 nel 2018 e far salire progressivamente il numero fino ai 940 mila assunti under30 del 2020. Ma ci sono anche gli sgravi contributivi per gli under40 impegnati in agricoltura: vengono azzerati per tre anni. Il governo ha poi promesso di rinnovare il bonus 18enni. I fondi, 290 milioni, sono nelle tabelle mentre manca la norma nel testo scritto. Ma non sarebbero in forse. Valgono 500 euro e scattano quando si spengono le candeline da maggiorenne. Una delle novità a misura di famiglia è poi l'arrivo della detrazione al 19%, fino a 250 euro, per gli abbonamento di bus e metro, ma anche per i treni dei pendolari. Previsto anche una detassazione per i datori di lavoro che pagheranno l'abbonamento a dipendenti (o ai lori familiari). C'è poi il pianeta casa, con molte conferme e qualche novità. La new entry è il bonus giardini: detrazione al 36% su una spesa massima di 5 mila euro per sistemare a verde aree scoperte, recinzioni, impianti di irrigazione, ma anche per realizzare pozzi, coperture a verde e giardini pensili. E' nuovo anche lo sconto al 19% per chi sottoscrive una polizza contro i danni di un terremoto. Conferme invece sono per il bonus energia, per quello delle ristrutturazioni e per l'acquisto di mobili (fino a 10.000 euro) ed elettrodomestici. Ma c'è anche una cattiva notizia: dal primo gennaio l'ecobonus del 65% scende al 50% per gli infissi, le schermature solari e le sostituzioni di caldaie a condensazione. Lavoro e formazione sono due dei focus della manovra. Così arriva un 'incentivo' fino a 14.000 euro per chi lascia la Cig e trova un nuovo lavoro oppure uno sconto, pari al 40% della spesa e fino a 300.000 euro per azienda, per formare i dipendenti alle nuove tecnologie: cyber-security e big data, robotica e internet delle cose. Ci sono poi gli sconti a misura di azienda. Le Pmi possono abbattere del 50% i costi di consulenza per quotarsi in borsa (fino a 500 mila euro), le imprese finanziare la ristrutturazione di impianti sportivi pubblici (50% delle donazioni fino a 40.000 euro ma con un tetto del 3 per mille sui propri ricavi), le società di calcio professionistiche prendendo nel proprio vivaio giovani calciatori (bonus 5.000 euro, più metà stipendio), le fondazioni bancarie con abbattimenti del 65% su quanto investito nel welfare di comunità. E poi ci sono riduzioni fiscali per chi rinnova i macchinari, per chi investe al Sud, per chi porta al macello bovini o suini.

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