E’ necessario mettere le cose a posto. Lo sostengono gli organizzatori del sit in che dopo una marcia silenziosa, si è tenuto davanti all’ambasciata italiana, in Repubblica. San Marino non può soccombere a tutti i voleri della vicina Italia, sostengono gli organizzatori che non a caso si sono dati come nome “Orgoglio Sammarinese”. L gente comune di questo paese, dicono, è orgogliosa della propria terra e chiede alla politica più decisione e più rigore nella vita politica, economica e istituzionale. Quattro le regole per mettere a poste le cose con l’Italia, secondo Orgoglio Sammarinese. Esigere il rispetto della convenzione di amicizia e buon vicinato del 1939. Esigere le motivazioni per la mancata firma sulle doppie imposizioni e in materia finanziaria, nonché il riconoscimento della statualità sammarinese sulle attività economiche dei residenti. Esigere il rispetto per l’autorità di controllo e sicurezza sammarinese con lo scambio di informazioni necessarie alla trasparenza e sbloccare la situazione di bancomat e carte di credito. Infine ripulire San Marino da attività e persone che commettono reati in uno e nell’altro Stato.
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