Visita in carcere, a sorpresa, del consigliere dell'Upr Marco Podeschi. Venerdì scorso il parlamentare sammarinese è entrato nella struttura carceraria dei Cappuccini, una possibilità che l'ordinamento penitenziario riserva alla Reggenza e a tutti i membri del Consiglio Grande e Generale. Non ha incontrato i detenuti ma ha voluto verificare, di persona, lo stato della struttura carceraria. E ha deciso di rendere pubblica la visita dopo l'ultimo report del Consiglio d'Europa. Il problema, afferma Marco Podeschi, non è il costo del carcere dove tutto è esternalizzato: il personale di guardia appartiene alla Gendarmeria e ai corpi militari volontari, il cibo arriva da un ristorante, le cure mediche devono essere prestate in ospedale. Ci sono limiti evidenti che, nonostante la buona volontà del personale, non possono essere superati. Già nel 1994, ricorda Podeschi, dal Consiglio d'Europa arrivò il primo atto formale sulle criticità del carcere e la richiesta di informazioni sullo stato di avanzamento del progetto di costruzione di una nuova prigione. Sono trascorsi 22 anni e ancora del progetto del carcere non c’è traccia. Il governo, accusa, non può continuare a fare la politica dello struzzo lasciando la struttura, il personale e gli stessi detenuti in una sorta di limbo in cui si dice che si farà il regolamento, si penserà al personale, si costruirà la struttura. In carcere ci sono prima di tutto persone con una loro dignità e molte delle leggende metropolitane che circolano sulla condizione dei detenuti, afferma, sono decisamente diverse dalla reale situazione.
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