Dura replica del commissario Marsili, che parla di Giustizia ipocrita, non degna di uno stato che si proclama libero. "Dopo una indegna azione di sindacato - scrive Manlio Marsili - deliberata a mio danno più di un anno fa dalla Commissione Giustizia sulla base di una relazione del magistrato dirigente signora Pierfelici, il Collegio Garante, massimo organo di giustizia sammarinese ha riconosciuto la piena legittimità del mio operato, restituendomi la dignità professionale che mi appartiene. Oggi, senza alcun interesse per la verità, con un accanimento senza precedenti e soprattutto senza alcuna possibilità di contraddittorio, negando così un principio cardine di ogni istituzione veramente democratica, il Consiglio Giudiziario ha perpetrato il danno che il Collegio Garante aveva precedentemente scongiurato". Il magistrato definisce normalizzatrice, la volontà manifestata in questo atto, frutto di una discutibile gestione della giustizia sammarinese, permessa dall'ignavia della classe politica locale. Farà di tutto perché la verità venga riconosciuta e annuncia azioni legali per coloro che dovessero infangare il suo buon nome.
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